
Un finanziamento atteso da anni, che arriva come un vero e proprio regalo di Natale per la comunità di Arco e per tutto l’Alto Garda. La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute e alle politiche sociali Mario Tonina, ha approvato il Piano degli interventi agevolati sugli immobili per RSA e altre strutture socio-sanitarie per la XVII Legislatura, destinando 10.436.802,88 euro all’ampliamento e alla ristrutturazione della RSA dell’APSP “Fondazione Comunità di Arco”.
Un passaggio chiave per una struttura che da tempo necessita di un intervento profondo, strutturale e funzionale.
A commentare la decisione della Provincia è il presidente della Fondazione, Paolo Mattei, ex sindaco di Arco, intervistato da La Busa online.
“Direi che è una buona, buonissima notizia. Soprattutto per gli ospiti”, esordisce Mattei. “Sono quattro anni che stiamo lavorando al progetto di ristrutturazione e ampliamento della Fondazione”.
Il lavoro, spiega il presidente, è partito subito dopo la pandemia, che ha rappresentato uno spartiacque per il sistema della non autosufficienza.
“Subito dopo il Covid ci siamo messi al lavoro in modo sistemico e determinato con la Provincia. Qui voglio fare un plauso pubblico all’assessorato, all’assessore Mario Tonina e al suo staff, che hanno lavorato molto bene e hanno saputo ascoltare le istanze della Fondazione”.
La sede della RSA, infatti, è da tempo vecchia e vetusta, non più adeguata ai bisogni attuali. Da qui la scelta di costruire, insieme alla Provincia, una soluzione progettuale articolata per fasi.
“Ci siamo messi a proporre una soluzione progettuale a step, a fasi, per dare agli anziani non autosufficienti una dimora gradevole e degna del loro stato di salute. Era necessario ed è stata accolta”.
Ora si apre la fase operativa.
“Dalla fase propositiva del concept bisogna dare gambe al progetto, dargli un vestito progettuale, seguire l’iter delle opere pubbliche, con la pubblicazione del bando e tutto quello che segue. Ora bisogna rimboccarsi bene le maniche”.
Un passaggio fondamentale, sottolinea Mattei, perché senza risorse economiche anche i migliori progetti restano sulla carta.
“Questo era il passaggio chiave: puoi fare i progetti più belli del mondo, ma se non hai i soldi puoi fare ben poco. Adesso avanti tutta, a lavorarci su”.
L’obiettivo è chiaro e va oltre l’aspetto edilizio.
“Dobbiamo aumentare la qualità di vita dei nostri anziani all’interno della nostra struttura. È la nostra sfida. L’anziano deve sentirsi una persona, non un numero. Per farlo servono l’edificio, la mobilità, le attrezzature, gli spazi, gli spostamenti verticali e orizzontali, e un’animazione da potenziare”.
Parole che si inseriscono pienamente nella visione espressa dall’assessore provinciale Mario Tonina, che ha spiegato come il provvedimento punti a migliorare la qualità dell’offerta di cura e di vita nelle strutture per la non autosufficienza, creando condizioni migliori non solo per gli ospiti ma anche per chi vi lavora e per le famiglie.
Guardando al futuro, il presidente Mattei non nasconde l’ambizione.
“Arco potrà avere, nel giro di qualche anno, una struttura moderna per i propri anziani, della quale dovrà andare orgogliosa tutta la città, anzi direi tutto l’Alto Garda. Sarà una rivoluzione, a livello progettuale. Faremo qualcosa di molto, molto profondo e interessante”.
Per conoscere nel dettaglio il progetto, però, servirà ancora qualche passaggio istituzionale.
“Bisognerà attendere il passaggio in Comune e poi la presentazione ufficiale in Consiglio comunale”, conclude Mattei.
Soddisfazione e prudenza anche da parte della sindaca di Arco, Arianna Fiorio, che sottolinea l’importanza del finanziamento ma invita a procedere con attenzione.
“La Fondazione di Arco sono anni che necessita di un intervento di riqualificazione e ampliamento. È una buona notizia che sia arrivato il finanziamento della Provincia”.
Ora, spiega la prima cittadina, si apre una fase delicata.
“Bisognerà valutare con attenzione le priorità da cui partire nella ristrutturazione dell’edificio. Sarà mia premura concordare al più presto un incontro con il presidente per un’analisi del progetto e per valutare le tempistiche”.
Uno sguardo, infine, anche ai bisogni futuri della comunità.
“È un inizio importante. Sarà inoltre indispensabile valutare nel prossimo futuro anche la possibilità di realizzare alloggi semi-protetti, perché i bisogni della popolazione anziana sono in costante aumento”.
Un finanziamento che segna dunque l’avvio di un percorso lungo e complesso, ma che pone le basi per una nuova stagione della Fondazione Comunità di Arco, destinata a diventare un punto di riferimento rinnovato per l’assistenza agli anziani di Arco e di tutto il Basso Sarca.
Nicola Filippi