Articolo pubblicato il: 07/08/2025 alle 18:00
La Busa - Ritardi sull’apertura dell’Asilo Nido di Arco? Scambio d’accuse fra l’ex sindaco Betta e la Giunta Fiorio
Posted By Redazione
Categoria: Amministrativa, Attualità, Notizie, Politica

 

Dall’aula consiliare al cortile virtuale di Facebook, la querelle tra l’ex sindaco Alessandro Betta e la nuova Amministrazione guidata da Arianna Fiorio si consuma attorno a un tema centrale per molte famiglie arcensi: l’apertura del rinnovato asilo nido di via Donatori di Sangue. Una questione amministrativa che, nelle ultime ore, ha assunto toni politici sempre più marcati, tra accuse incrociate, smentite e richiami alla coerenza istituzionale.
La miccia: l’apertura slitta al 2026
Secondo l’ex primo cittadino, l’attuale giunta avrebbe ritardato l’avvio del servizio al settembre 2026, un anno dopo quanto ipotizzato. Ma dalla maggioranza arriva una precisazione netta: proprio la giunta Betta aveva deliberato, il 10 marzo 2025, che l’apertura dell’asilo fosse fissata per il 1° settembre 2026, come da delibera 7/25, relativa all’esternalizzazione della gestione del nido Millecolori. Data stabilita ben prima delle elezioni comunali dello scorso maggio.
E non solo. Già durante la ristrutturazione – iniziata nel febbraio 2023 – erano emerse criticità tecniche rilevanti, con ben quattro varianti progettuali approvate dalla precedente amministrazione, che hanno inevitabilmente dilatato i tempi.

 

Il sopralluogo e i nuovi problemi
Insediatasi a inizio estate, la nuova giunta Fiorio ha effettuato un sopralluogo il 10 giugno. Il verdetto? Finestre ancora da montare, finiture incomplete e, aspetto più grave, problemi strutturali al piano interrato, destinato a magazzino, colpito da umidità e infiltrazioni non previste in progetto. L’amministrazione ha quindi varato una variazione di bilancio di circa 200 mila euro per intervenire, rinviando di fatto ogni possibilità di apertura al 2026. Anche qualora i lavori fossero terminati miracolosamente entro luglio, ricordano dal Comune, sarebbe stato impossibile predisporre per tempo l’arredamento e l’assegnazione della gestione tramite bando europeo.
Domande e posti disponibili: numeri e interpretazioni
Nel frattempo, il dibattito si è allargato. Davide Michelotti di Fratelli d’Italia (leggi) ha evidenziato come, a fronte di 130 domande per l’asilo nido comunale, solo 50 bambini siano stati accolti. Ma l’amministrazione precisa: i posti disponibili sono 85 – 66 al Millecolori e 19 al micronido di Bolognano – cui si aggiungono circa 40 bambini seguiti dalle Tagesmütter, un servizio educativo familiare coperto per metà o più da Comune e Provincia. Inoltre, le famiglie escluse possono accedere, tramite i buoni di servizio provinciali, a strutture private convenzionate ad Arco e a Riva del Garda.

Lo sfogo social dell’ex sindaco
A gettare nuova benzina sul fuoco è stato lo stesso Alessandro Betta, con un post su Facebook intitolato “Asilo nido: un dibattito surreale”. Parole dure, rivolte all’attuale amministrazione: “Mi chiedo: quale versione è vera? Che sapevo tutto o che ho causato ritardi? Entrambe no di certo”, scrive Betta.
“Il finanziamento, la progettazione e le scelte operative sull’asilo nido sono state portate avanti integralmente dalla mia amministrazione fino al 4 maggio 2025.”
Poi l’affondo: “Abbiamo portato in consiglio comunale il tema dei lavori all’asilo nido, spiegando per filo e per segno tutte le date e la spesa per i lavori: 416mila e rotti per l’anno 2026 (settembre-dicembre), 1.145.484,43 per l’anno 2027 e l’anno 2028. C’erano anche le consigliere Fiorio e Parisi. Non ricordo se una sola o tutte e due. Il punto però è passato. Forse erano distratte? O oggi fanno finta di non ricordare? Siamo di fronte a una narrazione paradossale in cui si fa opposizione… stando al governo”.

Il Comune: “Dichiarazioni imprecise fanno male ai cittadini”
Dall’altra parte, la giunta Fiorio non arretra: le informazioni riportate da Betta e Michelotti vengono definite “imprecise” e “fuorvianti”. “Creano confusione nei cittadini e danneggiano la credibilità della politica stessa”, spiegano dagli uffici comunali. “Siamo disponibili a fornire tutti gli approfondimenti richiesti, ma invitiamo a un confronto più serio e meno mediatico”.
Una battaglia politica in punta di nido
Quella che poteva restare una questione tecnica – il cronoprogramma dei lavori, l’assegnazione della gestione, il numero di posti disponibili – si è trasformata in un braccio di ferro politico a distanza, in cui passato e presente si rinfacciano responsabilità e ricordi selettivi. “Sono state loro, Fiorio e Parisi, sempre in consiglio comunale, a chiedere di non demolire l’edificio storico e ora dicono che i lavori sono in ritardo”, rintuzza e conclude l’ex sindaco Betta.
Nel frattempo, le famiglie attendono certezze. Perché al di là delle repliche e delle accuse, l’unico dato certo è che l’asilo di via Donatori non aprirà prima del settembre 2026. Con l’auspicio che, almeno per quella data, non ci siano nuove sorprese a complicare la vita dei genitori.

(n.f.)

STAMPA QUESTO ARTICOLO
Articolo stampato da La Busa: https://labusa.info
URL articolo: https://labusa.info/ritardi-sullapertura-dellasilo-nido-di-arco-scambio-daccuse-fra-lex-sindaco-betta-e-la-giunta-fiorio/
Data e ora di stampa: 08/08/2025 00:45
Copyright © 2025 La Busa. Tutti i diritti sono riservati.