Un invito al dialogo, alla coesione e alla responsabilità collettiva. È con questo spirito che il gruppo civico “Rinascita e Sviluppo” ha annunciato una serata pubblica di confronto intitolata “L’Alto Garda progetti unito il suo futuro”, in programma per lunedì 17 novembre alle 20.30, presso la Sala ex Colonia Pavese di Torbole.
L’incontro nasce all’indomani delle recenti notizie sul finanziamento provinciale della circonvallazione di Torbole, un progetto atteso da anni e ritenuto strategico per la viabilità di tutta l’area gardesana. Pur ribadendo che «l’opera va fatta e la sua realizzazione non può essere ulteriormente procrastinata», il gruppo esprime forte preoccupazione per il metodo adottato dalla Provincia, che avrebbe già innescato «dure prese di posizione» nei comuni limitrofi e persino in Consiglio provinciale.
Il rischio, secondo Rinascita e Sviluppo, è che divisioni interne tra territori e amministrazioni possano essere lette da Trento come una mancanza di disponibilità ad accogliere l’opera, fornendo così un pretesto per un eventuale «riesame dell’impegno politico e finanziario già assunto».
Da qui l’appello: «Serve un fronte unito, capace di parlare con una voce sola». L’obiettivo della serata non è «imporre una visione», ma costruire insieme un percorso unitario dell’Alto Garda, superando diffidenze e frammentazioni.
L’incontro, che sarà moderato da Johnny Perugini, è pensato come un vero e proprio laboratorio di sintesi: uno spazio di confronto per conciliare esigenze spesso divergenti — dalla fluidificazione del traffico alla tutela del paesaggio, passando per la vitalità economica e la qualità della vita dei residenti.
Rinascita e Sviluppo invita al tavolo istituzioni, imprese, associazioni ambientaliste e cittadini, convinta che solo un dialogo aperto e costruttivo tra tutte le anime del territorio possa generare una proposta credibile e condivisa. All’incontro sono stati invitati il presidente della Provincia, quello della Comunità di Valle, tutti i sindaci dell’Alto Garda e Ledro, oltre ai rappresentanti delle categorie economiche e delle associazioni ambientaliste.
«Solo un’Alto Garda unito può guardare al proprio futuro con forza e credibilità» — si legge nel comunicato —. L’auspicio è che dal confronto del 17 novembre possa nascere una posizione coesa e determinata, capace di difendere un’opera ritenuta strategica per il futuro della comunità.
(n.f.)