Articolo pubblicato il: 12/12/2025 alle 16:06
La Busa - Nago-Torbole, la maggioranza respinge otto proposte delle minoranze: “Un muro di no contro i cittadini”
Posted By Redazione
Categoria: Ambiente, Amministrativa, Notizie, Politica

 

Otto proposte presentate, otto proposte respinte. È il bilancio che il gruppo di minoranza Rinascita e Sviluppo Nago-Torbole 2025 porta a casa dall’ultimo Consiglio comunale. Una seduta che si è trasformata in un duro confronto politico, culminato — secondo l’opposizione — in una chiusura totale della maggioranza di fronte a richieste ritenute “concrete e immediatamente attuabili”.
A guidare la delegazione della minoranza c’era il capogruppo Johnny Perugini, affiancato dai consiglieri Giovanni Di Lucia, Donatella Mazzoldi e Adriano Vivaldi. Ed è proprio da loro che arriva la denuncia: «Un muro di no contro i cittadini».

Le otto proposte bocciate: «Erano studi concreti per partire davvero»
Rinascita e Sviluppo aveva messo sul tavolo otto proposte di studio riguardanti alcuni dei temi più sensibili per la comunità: anziani, giovani, pari opportunità, mobilità sostenibile, ambiente e vivibilità urbana.
Non progetti faraonici, sottolinea la minoranza, ma studi di fattibilità dal costo complessivo di circa 80.000 euro, “coperti e tecnicamente ammissibili”. Una cifra definita contenuta rispetto al bilancio milionario del Comune.
La risposta della maggioranza, però, è stata un respingimento uniforme. Tra le motivazioni elencate dall’esecutivo:
– competenze ritenute sovracomunali,
– iniziative già previste nelle linee programmatiche future,
– interventi già “intenzionati” dall’amministrazione,
– inutilità di ulteriori studi.
«Dire lo faremo nei prossimi mesi o anni non basta più — afferma Perugini —. Il paese cambia, invecchia, perde giovani. Servono scelte adesso».

 

 

La critica politica: «Troppi anni di inerzia, non si può delegare tutto a Comunità di Valle e Provincia»
Perugini, Di Lucia, Mazzoldi e Vivaldi insistono su un punto: l’assenza di una progettualità a medio-lungo termine. «Negli ultimi dieci anni — argomentano — si sono ripetute iniziative meritorie, ma senza una visione. Un paese che invecchia e si svuota non può continuare a muoversi per inerzia».
La proposta della minoranza prevedeva che i fondi necessari (appena 80.000 euro) venissero reperiti da una piccola rimodulazione del capitolo comunale dedicato al turismo. «Garda Trentino SpA ha già i fondi per la promozione turistica — spiegano —. Il Comune deve investire prima di tutto sul benessere dei residenti».
Una posizione che ha generato tensioni: «Ci hanno dipinti come nemici del turismo, ma non abbiamo mai chiesto di tagliare eventi, sagre o iniziative culturali. Non vogliamo togliere nulla: vogliamo aggiungere risorse per la comunità».

 

 

Il clima in aula: «Derisi perché facciamo domande. È stato surreale»
Secondo il racconto dei quattro consiglieri, il dibattito avrebbe assunto toni spiacevoli. Qualcuno, in maggioranza, avrebbe definito interrogazioni, discussioni e accessi agli atti come “ciacere che le fa perder temp”, una frase che la minoranza giudica “lesiva nei confronti del ruolo istituzionale dei consiglieri e dei cittadini che rappresentano”.
«Abbiamo dovuto ricordare all’aula — spiegano — che il confronto democratico non è un fastidio, ma un diritto conquistato nella storia del nostro Paese».

Quattro milioni fermi in cassa: «Come si giustifica il no?»
L’elemento più contestato è però l’aspetto contabile: il Comune dovrebbe chiudere il 2025 con un avanzo di amministrazione presunto superiore ai 4 milioni di euro.
«Questi soldi — osserva la minoranza — restano fermi nelle casse comunali, pronti per essere usati nella variazione di bilancio del 2026. A maggior ragione non si capisce perché non dedicare una piccola parte, subito, a progetti che riguardano il futuro sociale del paese».

L’appello ai cittadini: «Serve il vostro sostegno per cambiare davvero»
Il gruppo Rinascita e Sviluppo assicura che non arretrerà: «Continueremo a lavorare, proporre, segnalare. Ma abbiamo bisogno dei cittadini: delle loro idee, delle segnalazioni, della partecipazione attiva».
Perugini, Di Lucia, Mazzoldi e Vivaldi ribadiscono un messaggio che vuole essere politico ma anche comunitario: «Nago-Torbole merita amministratori che guardano alle persone, non agli schieramenti. La nostra opposizione sarà costruttiva, ma ferma». (n.f.)

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