Il Trentino-Alto Adige si conferma una delle regioni più virtuose d’Italia sul fronte della sostenibilità urbana. Nel nuovo rapporto “Ecosistema Urbano 2025” di Legambiente, realizzato insieme a Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, Trento conquista il primo posto nazionale, seguita a breve distanza da Bolzano, quarta in classifica.
Il report, pubblicato lunedì 20 ottobre, fotografa lo stato di salute ambientale di 106 capoluoghi italiani, analizzando le performance in sei ambiti chiave: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.
Una misurazione che, anno dopo anno, restituisce il polso della vivibilità delle città italiane e del loro percorso verso la transizione ecologica.
Trento prima in Italia: 79,78% di sostenibilità
Con un punteggio di 79,78 su 100, Trento si conferma modello nazionale di equilibrio tra ambiente, qualità della vita e innovazione urbana.
Una leadership costruita su risultati solidi: gestione virtuosa dei rifiuti, alta qualità dell’aria, efficienza energetica e investimenti nella mobilità sostenibile.
La città dimostra ancora una volta la capacità di coniugare sviluppo e tutela del territorio, con una visione che mette al centro la partecipazione, la pianificazione e la qualità dello spazio pubblico.
Bolzano, quarta ma sempre tra le eccellenze
Ottima anche la performance di Bolzano, che si colloca al quarto posto nazionale con un punteggio del 71,54%, confermando una lunga tradizione di politiche ambientali avanzate.
La città altoatesina si distingue per l’impegno nella mobilità elettrica, l’efficienza del sistema di raccolta differenziata e la costante attenzione alla qualità dell’aria e del verde urbano.
Trento e Bolzano rappresentano, insieme, un modello di governance territoriale e ambientale condivisa, frutto di investimenti costanti e di una sensibilità ambientale radicata nella cultura locale.
Un’Italia ancora divisa
Il quadro nazionale delineato da Legambiente è però meno incoraggiante.
La media dei capoluoghi italiani si ferma al 54,24%, in calo rispetto agli anni precedenti. Nessuna città supera l’80%, e solo due — Trento e Mantova — vanno oltre i 75 punti su 100.
Le migliori performance ambientali restano concentrate al Nord, mentre il divario con il Mezzogiorno continua a pesare: la prima città del Sud, Cosenza, si ferma al 16° posto con il 65,76%.
Una situazione che, secondo Legambiente, riflette la mancanza di una strategia nazionale per città sostenibili, capace di affrontare in modo sistemico le sfide legate a clima, mobilità, rifiuti e qualità dell’aria.
Un messaggio chiaro: serve una visione comune
“Le nostre città sono sempre più in affanno” — si legge nel post ufficiale dell’associazione — “e senza città sostenibili, non ci sarà mai un Paese sostenibile. È tempo di cambiare passo, con una visione condivisa, coraggiosa e concreta.”
Un richiamo forte, che invita amministratori e cittadini a ripensare gli spazi urbani come ecosistemi e non come semplici centri abitati.
E se in Italia il cammino verso la sostenibilità resta irregolare, il Trentino-Alto Adige continua a dimostrare che un modello alternativo è possibile, fatto di lungimiranza, partecipazione e rispetto per l’ambiente.
Nicola Filippi