L’Agenzia per gli appalti e contratti della Provincia autonoma di Trento (Apac) ha avviato la procedura di gara per la realizzazione della copertura delle due vasche di ossidazione dell’impianto di depurazione di Arco. Una volta ultimato, l’intervento, curato dall’Agenzia per la depurazione della Provincia (Adep), comporterà significativi benefici funzionali, estetici e ambientali in una zona a forte vocazione turistica, limitando l’intensità degli odori emessi grazie alla compartimentazione e alla successiva realizzazione di un impianto di trattamento dell’aria. L’opera, dell’importo complessivo superiore ai due milioni di euro, sarà realizzata in acciaio zincato e predisposta per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio del depuratore, che consentirà in futuro di contenere le spese energetiche di funzionamento dell’impianto e di ridurre le emissioni atmosferiche.
I lavori di copertura delle vasche prevedono la realizzazione di un involucro esterno e relativa fondazione in cemento armato, in aderenza ai perimetri delle vasche esistenti. Un cordolo di coronamento sarà realizzato per garantire un incremento di capacità idraulica e depurativa dell’impianto. Sul nuovo cordolo saranno impostate le pilastrate a sostegno delle nuove coperture, a falda singola, con pendenza nord-sud pari a 10%, con struttura interamente in acciaio zincato. I manti di copertura delle vasche saranno realizzati con un pannello prefabbricato. L’interno delle vasche verrà trattato con resine impermeabilizzanti al fine di risanare i calcestruzzi esistenti ormai degradati. Si prevede inoltre la creazione di un vano tecnico in adiacenza a una delle vasche oggetto di intervento. La struttura sarà realizzata con un telaio in acciaio, rispettando la continuità stilistica con le opere previste per le vasche di ossidazione.
“Il problema della depurazione dell’Alto Garda – ha specificato la sindaca di Arco, Arianna Fiorio – è complesso anche perché in parte è imputabile ai depuratori e in parte alla commistione delle acque bianche e nere. Questo intervento costituisce una prima importante azione che va nella direzione auspicata. La delicatezza e complessità ci impone come amministrazioni comunale il costante confronto e collaborazione con la Provincia per arrivare alla costruzione di un piano di interventi che ci garantisca di giungere nel più breve tempo possibile a un sistema di depurazione e raccolta delle acque virtuoso nell’interesse di tutti e dell’ambiente”.
Il tempo complessivo per la realizzazione dell’opera è di 570 giorni naturali e consecutivi, comprensivi due periodi di interruzione, uno estivo ed uno invernale strettamente necessari al mantenimento in funzione dell’impianto e a garantire la qualità della depurazione e delle acque del lago di Garda.
L’intervento fa parte di un insieme di lavori già avviati sul depuratore di Arco. È già stato realizzato un nuovo tratto di tubazione che permette di convogliare al depuratore le acque reflue anche in caso di forti immissioni, mentre si prevede l’ammodernamento dell’impianto elettrico e la realizzazione di una nuova vasca di laminazione. In futuro verranno avviate anche la progettazione di un nuovo sedimentatore e la di un nuovo comparto grigliatura, per aumentare la capacità depurativa e l’efficienza dell’impianto.