Limone sul Garda ha ricevuto la Bandiera Lilla, un riconoscimento che parla di turismo, certo, ma soprattutto di dignità, impegno e visione. Il piccolo paese affacciato sul Lago di Garda, incastonato tra le rocce della Gardesana, ha saputo trasformare la sua conformazione complessa in un’opportunità: rendere il territorio accessibile anche a chi convive con una disabilità.
Il riconoscimento è stato consegnato ufficialmente pochi giorni fa alla presenza del sindaco Franceschino Risatti, del vicesindaco Antonio Martinelli, dell’assessore Rodolfo Risatti e dei consiglieri comunali, in un momento di festa che celebra anni di interventi concreti su spazi pubblici ed edifici, resi fruibili anche in zone difficili.
L’inclusione non si improvvisa: è una scelta strutturale
Limone non è un caso isolato, ma rappresenta una punta d’eccellenza in un contesto territoriale che sta lentamente prendendo coscienza delle proprie mancanze e delle proprie potenzialità. Basti pensare alla città di Arco, dove il 7 settembre 2024 si è tenuta la significativa “Marcia delle carrozzine”, organizzata per denunciare i numerosi ostacoli ancora presenti sul territorio. L’evento ha evidenziato come, nonostante gli impegni della precedente amministrazione guidata da Alessandro Betta e l’attivazione dei PEBA (Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), molto resti ancora da fare. Una sfida per la prossima squadra di giunta della neo eletta sindaca, Arianna Fiorio, da sempre molto sensibile alle tematiche sociali.
Una rete che cresce sul Garda
Il confronto si fa inevitabile, soprattutto quando, a pochi chilometri di distanza, un altro Comune può già sventolare con orgoglio la Bandiera Lilla: è Malcesine, premiato nell’agosto 2024. Un altro esempio virtuoso sull’alto Lago di Garda, capace di affiancare il primo Comune del Trentino Alto Adige ad aver ottenuto il riconoscimento: Riva del Garda, certificata nel marzo 2022.
La rete delle “Destinazioni Lilla” sta crescendo, portando con sé un messaggio forte: inclusività e turismo accessibile non sono tendenze, ma necessità etiche e scelte strategiche.
Cos’è la Bandiera Lilla?
Nata nel 2012 per iniziativa di una Onlus ligure con sede a Savona, la Bandiera Lilla è un progetto che premia i Comuni e, sempre più spesso, anche le realtà private che lavorano per abbattere le barriere e garantire un’ospitalità realmente aperta a tutti. Il focus non è solo sulla disabilità motoria, ma anche su quelle visive, uditive, cognitive e sulle esigenze legate ad allergie e intolleranze alimentari. “Non è un premio, né un obbligo di legge – spiegano dal Comitato promotore – ma una scelta consapevole. Non basta rispettare i requisiti minimi di legge: per ottenere la Bandiera Lilla serve volontà, miglioramento costante e una visione inclusiva del futuro”.
E i numeri parlano chiaro: il mercato del turismo accessibile, solo per la disabilità motoria, supera i 30 milioni di potenziali utenti tra Europa e Stati Uniti. Una cifra enorme, spesso trascurata, ma che rappresenta un’opportunità concreta per chi sa guardare lontano.
Limone: un esempio da seguire
Come sottolineato da Roberto Bazzano, presidente dell’associazione Bandiera Lilla: “Il Comune di Limone ha saputo affrontare sfide ambientali non indifferenti con determinazione e creatività. Non si è arreso davanti alle difficoltà strutturali del territorio, ma ha cercato soluzioni, investito risorse e formato personale”.
Il sindaco Franceschino Risatti ha ribadito: “La Bandiera Lilla non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Continueremo a lavorare per rendere il nostro borgo sempre più accogliente, per tutti”.
Verso una cultura dell’accessibilità
Ottenere la Bandiera Lilla è molto più che un sigillo di qualità turistica: è un gesto politico e culturale, che sfida i pregiudizi e l’indifferenza. È un invito rivolto a tutti i Comuni dell’Alto Garda – e non solo – a ripensare il proprio territorio con occhi nuovi: quelli di chi ha il diritto di muoversi, esplorare, vivere.
In fondo, un territorio è davvero bello solo se può essere goduto da tutti.