Articolo pubblicato il: 02/09/2025 alle 10:28
La Busa - WWF Trentino contro la caccia al fringuello: “La Delibera provinciale è un passo indietro”
Posted By Redazione
Categoria: Ambiente, Amministrativa, Animali, Notizie

 

Un appello che non lascia spazio a interpretazioni: il WWF Trentino-Alto Adige/Südtirol ha preso posizione con fermezza contro la delibera approvata dalla Giunta provinciale, che autorizza l’abbattimento di 13.000 fringuelli. Una scelta definita dall’associazione come “un regalo incomprensibile a una parte del mondo venatorio”, ma soprattutto un atto che mina anni di tutela ambientale e mette a rischio la credibilità stessa della caccia come pratica di gestione del territorio.

Una specie protetta da oltre trent’anni

Il fringuello non è un uccello qualsiasi: si tratta di una specie protetta da oltre 30 anni. Vederne autorizzato l’abbattimento, denuncia il WWF, rappresenta “un gravissimo passo indietro”. L’associazione ricorda che i fringuelli non solo fanno parte della biodiversità del territorio alpino, ma svolgono anche un ruolo ecologico importante, contribuendo al controllo degli insetti e alla dispersione dei semi.

 

 

I rischi: stragi collaterali e piombo nell’ambiente

L’appello lanciato dal WWF sottolinea tre punti critici della delibera provinciale.

Rischio per altre specie: cacciare i fringuelli aumenta la possibilità di colpire anche uccelli simili, protetti e non cacciabili, trasformando la deroga in una “potenziale strage indiscriminata”.

Inquinamento da piombo: ogni colpo di fucile disperde nell’ambiente pallini di piombo, un metallo tossico che contamina il suolo, le acque e la catena alimentare, con conseguenze dirette su fauna, agricoltura e salute umana.

Controlli inesistenti: il sistema previsto, basato su autocertificazioni dei cacciatori, viene bollato come inefficace. “Una farsa che non può garantire il rispetto dei limiti imposti” – afferma l’associazione.

Un test di coerenza per il mondo venatorio

Il WWF lancia una sfida diretta anche al mondo della caccia: “Se i cacciatori vogliono essere considerati davvero custodi della natura, devono rifiutare in massa questa deroga. La loro credibilità dipende anche da scelte come questa”. L’associazione auspica che nessun cacciatore presenti domanda per l’abbattimento dei fringuelli, dimostrando con i fatti di essere dalla parte della natura e non di un “grilletto facile”.

La mobilitazione: una petizione per fermare la delibera

L’appello del WWF non si ferma alla denuncia. È stata infatti lanciata una petizione online su change.org per chiedere la revoca del provvedimento: No alla caccia in deroga al fringuello in Trentino: “Non è solo una battaglia contro un singolo atto amministrativo – spiegano le attiviste e gli attivisti – ma una questione di principio: difendere la fauna selvatica significa difendere il futuro stesso delle nostre comunità e dell’ambiente che ci ospita”.

Una scelta che divide il Trentino

La delibera provinciale promette di alimentare il dibattito nei prossimi mesi. Da una parte chi vede nella deroga una concessione al mondo venatorio, dall’altra chi, come il WWF, la considera un atto pericoloso e ingiustificabile. Sullo sfondo, resta una domanda che riguarda l’intera comunità trentina: può una terra che ha fatto della natura e della biodiversità la propria identità accettare l’abbattimento di una specie protetta? (n.f.)

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Data e ora di stampa: 02/09/2025 21:41
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