Articolo pubblicato il: 10/12/2025 alle 09:00
La Busa - “Trentino Abitare”: rete di Comuni per affrontare l’emergenza casa
Posted By Redazione
Categoria: Attualità, Economia, Notizie

 

Dal 2026 il Trentino potrà contare su un nuovo strumento per affrontare in modo più strutturato e innovativo il disagio abitativo. Le attività di mediazione tra proprietari e inquilini avviate in questi tre anni dal progetto LocAzione confluiranno infatti nella Fondazione Trentino Abitare, che rafforzerà e amplierà gli interventi a supporto sia della domanda sia dell’offerta di alloggi a canone sostenibile. Oltre al Comune di Trento, hanno già espresso l’intenzione di aderire Arco, Borgo Valsugana, Mori, Riva del Garda, Rovereto, Pergine Valsugana e la Comunità Alto Garda e Ledro, con le relative delibere di Consiglio in corso di approvazione.

La fondazione nasce dalla collaborazione tra Atas onlus e L’Alveare (ex Casa padre Angelo), insieme all’Associazione artigiani e piccole imprese del Trentino, alla cooperativa Arcobaleno e a Movitrento. L’obiettivo è dare continuità e uno sviluppo ulteriore ai risultati ottenuti da LocAzione, un progetto nato nel 2023 con il sostegno di fondazione Caritro, Provincia autonoma di Trento, Consiglio delle autonomie locali e fondazione Demarchi. In tre anni sono stati attivati quattro sportelli territoriali, gestite oltre 860 richieste e accompagnate quasi 600 persone in difficoltà abitativa. Grazie alla collaborazione di 68 proprietari sono state concluse 50 mediazioni senza registrare casi di morosità o conflitti.

 

 

La nuova Fondazione manterrà i servizi di consulenza e accompagnamento già sperimentati, integrandoli con strumenti aggiuntivi: gestione diretta di alloggi pubblici e privati, recupero di immobili in comodato d’uso, tutoraggio abitativo e percorsi informativi rivolti a cittadini e operatori. Un pacchetto di azioni pensato soprattutto per la cosiddetta “fascia grigia”, ovvero quelle famiglie che non hanno sufficiente reddito per accedere all’edilizia sociale ma non dispongono delle risorse necessarie per sostenere i canoni del mercato privato.

Durante la conferenza stampa di presentazione, il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha sottolineato come la questione casa sia diventata una sfida nazionale, particolarmente pressante proprio nei territori più attrattivi. «Le misure tradizionali restano indispensabili — ha affermato — ma oggi servono anche politiche innovative che amplino l’offerta e incentivino i proprietari a mettere a disposizione gli alloggi. Senza fiducia il mercato non si apre».

Analogamente, l’assessora alle politiche sociali del Comune di Trento Giulia Casonato ha richiamato il potenziale inespresso rappresentato dai circa 5 mila appartamenti sfitti presenti in provincia: «Con la fondazione potremo offrire garanzie e accompagnamento ai proprietari, superando diffidenze e timori che spesso frenano la locazione».

All’incontro hanno preso parte anche rappresentanti di Arco, Rovereto, Riva del Garda e Borgo Valsugana, tutti concordi nel descrivere una situazione di crescente emergenza, che coinvolge famiglie fragili ma anche nuclei con redditi medio-bassi. «La fondazione può essere lo strumento per ricostruire fiducia e favorire affitti stabili», ha evidenziato la vicesindaca di Riva del Garda Barbara Angelini.

Con l’avvio operativo previsto il 1° gennaio 2026, la Fondazione Trentino Abitare si candida così a diventare un punto di riferimento territoriale per rispondere a una delle sfide sociali più urgenti: rendere il diritto alla casa realmente accessibile.

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