Nel pomeriggio di sabato 12 aprile si è svolta la seconda tappa del Tour de Pance, la manifestazione ciclo-goliardica che da oltre venticinque anni anima la bella stagione e riunisce, con spirito irriverente, i personaggi più vari del panorama amatoriale.
Teatro la classica del lago di Tenno, ancora una volta protagonista di una sfida tutt’altro che banale. Una salita non proibitiva, certo, ma comunque capace di mettere in difficoltà chiunque: dai più allenati, determinati a non farsi superare dall’amico-nemico di sempre, a quelli che hanno passato l’inverno tra divano e lavoro, con l’unico obiettivo di raggiungere il traguardo, per loro un’impresa che equivale a una vittoria.
Il percorso, circa 10 km dalla rotonda della Val di Ledro fino al suggestivo laghetto di Tenno, è stato completato in appena 27 minuti dal vincitore di giornata: “Porcacar” Nicholas Benini. Un successo reso ancora più agevole dall’assenza del suo storico rivale, che ha lasciato strada libera a un dominio incontrastato. Il distacco inflitto agli inseguitori è stato netto, anche se alcuni e-biker fuori classifica per la vittoria di tappa hanno osato precederlo.
A vestire ora la maglia gialla è “Tribula” Claudio Galas, grazie alla giocata strategica della “magna’l card”, il bonus che raddoppia il punteggio finale se attivato prima della partenza. Un colpo da maestro per un veterano degli exploit di inizio stagione, anche se la sua proverbiale incostanza nei momenti decisivi non spaventa gli altri pretendenti al titolo.
Tra le donne, “Susi” si conferma saldamente in testa alla classifica femminile, mentre la sfida tra i team si fa sempre più serrata: sono quattro le squadre in lizza per il premio di miglior formazione.
Ma come da tradizione, il vero spettacolo si è consumato nelle retrovie, dove i duelli assumono toni epici e surreali. Emblematico l’arrivo degli ultimi due classificati, protagonisti di uno sprint finale tragicomico culminato in una rovinosa, ma per fortuna innocua, caduta. Nessun danno fisico, almeno fino al rientro a casa, quando hanno dovuto affrontare le ire delle rispettive consorti.
La prossima tappa, prevista tra un mese, sarà il temutissimo “Duello all’alba”, una levataccia per affrontare, rigorosamente con ruote grasse, i suggestivi sentieri del Parco delle Marocche. L’adrenalina è già alle stelle.