Articolo pubblicato il: 01/07/2025 alle 19:30
La Busa - Torbole, polemiche sul “salotto del porto”: la mostra sulla nuova Conca d’Oro divide la comunità
Posted By Redazione
Categoria: Amministrativa, Attualità, Notizie

 

Non è passata inosservata la mostra allestita per alcune settimane nel cuore del lungolago di Torbole. Proprio dove il panorama si apre in quella che molti considerano una “cartolina vivente” del Garda trentino, è comparsa una struttura temporanea che ospita le 51 proposte progettuali partecipanti al concorso per la riqualificazione della Conca d’Oro, futura area dedicata agli sport velici e nuovo potenziale biglietto da visita del paese.
Una mostra attesa e importante, certo. Ma che non ha mancato di suscitare reazioni, anche forti.

La voce di Tajom Tavernini: “Una schifezza!”
Ad alzare il tono del dibattito è stato Aldo “Tajom” Tavernini, torbolano doc, memoria storica del paese e instancabile osservatore della vita pubblica locale. Sulla pagina social “Amo Torbole”, ha definito l’installazione una “schifezza” che “letteralmente distrugge il panorama da cartolina”, invitando l’amministrazione a “trovare un luogo più consono” e a “liberare la vista del lago”.
Parole forti, che hanno trovato il consenso di molti cittadini, specie tra chi considera quel tratto di lungolago un bene paesaggistico da tutelare con attenzione assoluta.

 

 

Cosa racconta la mostra
Al centro della questione c’è una mostra temporanea, allestita Al Casèl e visibile fino al 29 giugno – così avevano annunciato le autorità locali, ma oggi siamo già al 30 giugno – che presenta i progetti candidati a trasformare la Conca d’Oro in un hub per la vela di livello internazionale. Il concorso, promosso nell’ambito del progetto “Vela 365”, punta a ripensare in chiave sostenibile e funzionale una zona strategica del paese, oggi parzialmente sottoutilizzata.
A vincere il bando è stato il progetto firmato dall’ingegner Ermanno Cirillo, che immagina una piazza-giardino, percorsi ciclopedonali e una connessione forte tra il lago e il tessuto urbano di Torbole. Una visione moderna e paesaggisticamente integrata, che mira a rilanciare la vocazione sportiva e turistica del territorio.

Una mostra “invadente”
Il commento di Tavernini ha però portato in superficie una frattura tra due visioni. Da un lato chi apprezza il fatto che finalmente si parli del futuro della Conca d’Oro con strumenti pubblici e trasparenti, dall’altro chi ritiene che ogni intervento – anche temporaneo – debba rispettare il contesto paesaggistico con la massima discrezione.
La posizione della struttura espositiva, in uno dei punti più panoramici del porto, è percepita da alcuni come un’invasione visiva che toglie respiro e bellezza a uno dei luoghi più amati dai residenti e dai turisti.

Il futuro della Conca d’Oro passa anche da qui
A prescindere dalle polemiche, la mostra rappresenta un momento cruciale per Torbole. La trasformazione della Conca d’Oro è destinata a incidere profondamente sull’identità del paese, sul suo rapporto con il lago, sul paesaggio urbano e sulla qualità della vita. Che se ne discuta, anche animatamente, è segno di una comunità viva e partecipe.
Resta ora da capire quali saranno i prossimi passi dell’amministrazione e se le critiche sollevate da cittadini come “Tajom” potranno generare un confronto più ampio e condiviso sul modo di comunicare – e vivere – i cambiamenti del territorio.

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Data e ora di stampa: 02/07/2025 06:18
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