Articolo pubblicato il: 20/06/2025 alle 18:00
La Busa - Sicurezza sulla Statale Arco-Trento 45-Bis, Michela Calzà (PD) incalza la Giunta: “Troppi incidenti”
Posted By Redazione
Categoria: Amministrativa, Attualità, Notizie

 

C’è una strada che collega il Garda al cuore del Trentino, e che ogni giorno vede passare migliaia di veicoli tra pendolari, turisti, lavoratori e residenti. È la SS 45bis, arteria cruciale ma, troppo spesso, tristemente nota per la sua pericolosità. Lo sanno bene gli abitanti di Dro, Ceniga e dell’Alto Sarca, dove anche di recente si sono verificati gravi incidenti, alcuni dei quali avrebbero potuto avere esiti drammatici.
A riportare con forza la questione in aula è Michela Calzà, ex vicesindaca di Dro e oggi consigliera provinciale del Partito Democratico del Trentino. Con un’interrogazione rivolta alla Giunta provinciale, Calzà chiede conto degli interventi di messa in sicurezza programmati o in progetto, evidenziando come l’attuale situazione non sia più sostenibile.

 

 

“Siamo di fronte a uno dei tratti con il più alto tasso di incidentalità della provincia” – sottolinea – “e questo non è frutto del caso: lo sviluppo urbano che corre lungo la statale, l’aumento degli accessi carrai, la concentrazione di traffico e soprattutto l’assenza di investimenti mirati alla sicurezza hanno creato una miscela esplosiva.”
La lista delle opere richieste da tempo è lunga e puntuale:
La rotatoria all’ingresso e all’uscita da Ceniga
La rotatoria a nord di Dro su via Mazzini
Le rampe di accesso e uscita in località Santa Lucia
La rotatoria tra via Battisti e la SS 45bis
L’allargamento della strettoia in località lago Bagatoli
Il rettilineo Ponte del Gobbo – rotatoria Sarche, altro punto critico
L’installazione di guard rail nei pressi dello svincolo di Santa Lucia e sulla SP84 in località Tabiet

“Non si tratta di richieste nuove o irrealistiche” – aggiunge Calzà – “ma di interventi che la popolazione attende da anni, per i quali esiste una consapevolezza diffusa anche a livello tecnico e amministrativo. Occorre solo la volontà politica di passarli dalla carta alla realtà.”

La consigliera insiste anche su un punto chiave: la necessità di una pianificazione concertata con il Comune di Dro, che conosce da vicino criticità e priorità del territorio.

In un Trentino che spesso parla di mobilità sostenibile, turismo lento e qualità della vita, non si può più ignorare la fragilità di un asse stradale tanto strategico quanto trascurato. La SS 45bis non può restare prigioniera dell’incuria e dell’attesa, né si può accettare che a muovere le cose siano solo le tragedie.

Il messaggio è chiaro, e arriva con il tono deciso di chi ha vissuto per anni l’amministrazione locale: la sicurezza non è un lusso, ma un diritto. E va garantita prima che sia troppo tardi.

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