Discusso, tantissimo, amato (da alcuni), odiato (da da altri), Vittorio Sgarbi è il classico “pozzo” di sapienza in fatto d’arte. Da qualche giorno il suo nome viene accostato alla presidenza del Museo Alto Garda, Ente il cui capofila è il Comune di Riva del Garda e che si appresta a ripartire dopo la pandemia dovuta al Coronavirus. Com’è noto sono arrivate diverse candidature, ma è chiaro che il nome di Sgarbi in questo “contesto” pesa, eccome. Presidente del Mart di Rovereto, innovatore con mostre che hanno richiamato moltissimi visitatori, è chiaro che andasse a rivestire quella carica anche per il Museo Alto Garda porterà sicuramente la sua impronta. Sono cinque le persone che dovranno “sedere” all’interno del Consiglio d’amministrazione, tre dei quali li darà il Comune di Riva del Garda: Vittorio Sgarbi, Laura Pignattari, figlia del noto artista Aroldo, e il giornalista Vittorio Colombo, affiancati da due indicati dal Comune di Arco che con molta probabilità saranno Matteo Arcese, figlio dell’imprenditore Eleuterio, e Roberto Ferrari, architetto trentino.