Cinque giorni di festa, tradizione e comunità. La storica Sagra di Sant’Antonio, giunta alla sua 103ª edizione, si è confermata ancora una volta un appuntamento centrale per la comunità di Dro, grazie all’impegno della Pro Loco Sant’Antonio Dro, che ne ha curato l’organizzazione con passione e dedizione.
Dal 5 all’8 e il 13 giugno il paese si è animato con un ricco calendario di eventi, reso possibile dal lavoro instancabile di un folto gruppo di volontari, arricchito quest’anno anche da alcune nuove leve. Tra gli aspetti più apprezzati, il collaudato e affiatato gruppo cucina, che ha saputo conquistare i presenti con i piatti della tradizione. In particolare, lo spezzatino alle prugne, vero simbolo della sagra, accompagnato dall’insalata “sdrogia”, ha riscosso grande successo tra i commensali.
A rendere ancora più speciale questa edizione, una novità che ha riportato in vita una tradizione cara alla comunità: la processione dei bambini, che ha preceduto la Messa solenne del 13 giugno dedicata a Sant’Antonio da Padova, ha aggiunto un tocco di emozione e solennità alla giornata conclusiva.
Il presidente della Pro Loco, Sebastiano Matteotti, ha voluto chiudere questa intensa esperienza con un sentito ringraziamento: “È doveroso dire grazie a tutti coloro che hanno reso possibile anche quest’anno la nostra sagra. Il risultato, andato ben oltre le aspettative, è il frutto di tanto entusiasmo e impegno.”
Durante la serata finale è stata anche omaggiata Vilma Calzà, autrice del romanzo “Vite di miniera”, pubblicato dalla Pro Loco e sostenuto dalla Federazione Trentina delle Pro Loco. La sua opera ha portato il nome di Dro e Drena in tutta Italia, in particolare durante la partecipazione alla Fiera del Libro di Torino. A lei è stata donata una riproduzione artistica come riconoscimento per il valore culturale e identitario del suo lavoro.
Proposte di titoli:
Dro festeggia la 103ª Sagra di Sant’Antonio: tra tradizione, gusto e gratitudine
Un bilancio positivo per la Sagra di Dro: lo spezzatino alle prugne conquista tutti