Articolo pubblicato il: 06/08/2025 alle 19:30
La Busa - Riva, il “biolago” al parco Libertà convince anche gli scettici: il parere del naturalista
Posted By Redazione
Categoria: Ambiente, Animali, Attualità, Notizie, Scienze

 

“Devo ricredermi.” A scriverlo, con l’onestà intellettuale che spesso manca nel dibattito pubblico, è il naturalista Daniel Lebech Nässling Iversen, studioso appassionato di microfauna e invertebrati, tra le voci più attente quando si parla di ambienti umidi, biodiversità e delicatezza degli equilibri ecologici. Il tema? Il nuovo “biolago”, realizzato all’interno del Parco della Libertà, l’area verde inaugurata di recente sopra il parcheggio ipogeo sorto dove un tempo si trovava il vecchio cimitero di Riva del Garda.

Lo scetticismo iniziale del naturalista riguardava soprattutto l’effettiva qualità ecologica dell’intervento: un laghetto artificiale in pieno centro urbano, pensato per essere bello e fruibile dal pubblico, ma senza stravolgere l’identità naturale del luogo. E invece, dopo un primo sopralluogo, Iversen condivide pubblicamente una valutazione sorprendentemente positiva.

 

 

Tra bellezza e biodiversità
“È vero, non ci sono solo piante autoctone – scrive – ma in un parco pubblico ci sta dare priorità alla bellezza”. Una concessione estetica che, se da un lato può non convincere del tutto i puristi della botanica locale, dall’altro mostra una scelta consapevole: alcune fioriture non locali, difficili da reperire nei vivai, contribuiscono a rendere l’area accogliente, senza – almeno per ora – compromettere l’equilibrio ecologico.

Quello che più rassicura, tuttavia, è l’assenza di pesci. Un dettaglio tecnico che ha un peso fondamentale: “Vedo molte libellule svolazzare, sicuramente venute dallo stagno che abbiamo realizzato due anni fa”, osserva Iversen. E le libellule, insieme ad altri invertebrati predatori, sono essenziali nel controllo naturale delle zanzare. Un piccolo grande indizio che il sistema, seppur ancora in fase embrionale, inizia a funzionare.

La presenza dei rospi, segnale positivo
Ancora più significativo è l’avvistamento dei girini di rospo smeraldino e rospo comune, due specie autoctone che da tempo popolano i pochi ambienti umidi rimasti nella zona. “Ci vorrà qualche anno per raggiungere un buon equilibrio ecosistemico – scrive il naturalista – ma lo spazio è grande, e questo è un bene. Basta avere pazienza e attenzione”.

Tra i potenziali pericoli futuri, Iversen segnala l’eventuale introduzione di specie aliene invasive: pesci, testuggini americane e soprattutto i famigerati gamberi della Louisiana, già presenti in vari bacini trentini e capaci di alterare drasticamente gli habitat in cui si insediano. Il suo appello è chiaro: il laghetto va monitorato e protetto.

Un presidio vivo
“Presidierò quando potrò, perché gli ambienti umidi sono importanti”, scrive, ribadendo il valore anche simbolico di questo piccolo lago urbano. Non solo uno specchio d’acqua ornamentale, ma un potenziale laboratorio a cielo aperto, dove osservare l’adattamento spontaneo della natura anche in un contesto antropizzato. Iversen promette di tornare con più tempo (e senza bambino al seguito, come precisa con ironia) per redigere un elenco più dettagliato delle specie vegetali e animali presenti.

Un progetto che apre il dibattito
Il post ha suscitato numerosi commenti e condivisioni, anche da parte di cittadini inizialmente diffidenti. “Detto da un esperto come te, mi rincuora” scrive un utente. “Grazie per la testimonianza”, aggiunge un altro. Non mancano neppure le solite frecciate alla politica o agli ambientalisti critici, ma il tenore generale è positivo.

Nel complesso, l’intervento di Daniel Iversen aggiunge uno sguardo tecnico e appassionato a un’opera pubblica (vedi l’intervento dell’ex assessore Pietro Matteotti e dell’ex sindaco Cristina Santi) che, tra consensi e perplessità, è destinata a rimanere centrale nel dibattito sulla rigenerazione urbana a Riva del Garda.
Il tempo, e soprattutto la natura, diranno se il compromesso tra estetica e biodiversità sarà davvero riuscito.

(n.f.)

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Data e ora di stampa: 07/08/2025 17:34
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