Articolo pubblicato il: 14/11/2025 alle 20:00
La Busa - Riva, con la Giunta Zanoni viale Rovereto sarà in uscita
Posted By Redazione
Categoria: Amministrativa, Attualità, Notizie

 

Un viale che, negli anni, è diventato simbolo della mobilità rivana, destinato ora a cambiare funzione e direzione. Nel futuro disegno viabilistico immaginato dalla giunta guidata dal sindaco Alessio Zanoni viale Rovereto non sarà più la porta d’ingresso orientale a Riva del Garda, come previsto dalla precedente amministrazione, ma diventerà una strada a senso unico in uscita, da ovest verso est. Una scelta che ricalibra completamente la logica di accesso alla città e che si inserisce in una strategia più ampia: tenere il traffico di attraversamento fuori dai centri abitati e alleggerire la litoranea Riva–Torbole.

Il sindaco lo mette nero su bianco rispondendo a un’interpellanza della consigliera di minoranza Maria Pia Molinari, chiamata in causa sul tema della circonvallazione di Torbole, uno dei dossier più delicati e discussi della mobilità dell’Alto Garda.

 

 

«Non intendiamo ridurre Viale Rovereto a senso unico in ingresso»

«Non è nostra intenzione ridurre Viale Rovereto a un senso unico in ingresso – chiarisce Zanoni – soluzione invece prevista dallo strumento urbanistico approvato dalla giunta precedente».
Per l’amministrazione attuale, qualsiasi intervento sulla viabilità dovrà essere coerente con una visione condivisa e sovracomunale, capace di gestire i flussi esterni senza gravare sul tessuto urbano.

La direzione, spiega il sindaco, è quella di potenziare i parcheggi di attestamento, rafforzare i collegamenti con bus navetta, favorire la mobilità ciclabile con nuovi raccordi e infrastrutture leggere, così da rendere più agevoli gli spostamenti quotidiani senza ricorrere all’auto privata.

Circonvallazione di Torbole: Riva dice no all’uscita al Linfano

Il cuore del dibattito resta però la circonvallazione di Torbole e la sua collocazione. Riva del Garda ribadisce la propria contrarietà al tracciato con uscita al Linfano, ritenuto troppo impattante dal punto di vista ambientale e urbanistico.

Zanoni ricorda come il Piano stralcio della mobilità, approvato in passato da tutti i consigli comunali, avesse già individuato un’altra soluzione:
– innesto a nord, nella zona del Cretaccio,
– collegamento alla dorsale del tunnel Loppio–Busa,
– intersezione sulla sinistra orografica del Sarca, evitando opere doppie e nuovi attraversamenti.

Il progetto attuale – che prevede un viadotto sopra il Sarca e un nuovo attraversamento – non esclude secondo il sindaco la possibilità di tornare all’impostazione originaria. La rotatoria prevista al Cretaccio potrebbe essere spostata più a nord, verso l’area della discarica della Maza, “realizzando così un unico ponte sul Sarca”.

«Dobbiamo chiederci se vogliamo accontentarci o completare davvero la viabilità dell’Alto Garda»

Il nodo è politico prima ancora che tecnico.
«La domanda da porci è semplice – scrive Zanoni –: l’Alto Garda vuole accontentarsi della sola circonvallazione di Torbole o intende pretendere un progetto strategico capace di completare in modo definitivo l’assetto viabilistico dell’intera area? Per me la risposta è chiara: la priorità è senz’altro la seconda».

Il sindaco elenca anche i punti critici della proposta con uscita al Linfano:
– un forte impatto paesaggistico con la devastazione del piano di campagna,
– la duplicazione del ponte sul Sarca,
– la possibilità per gli automobilisti di rientrare facilmente sulla fascia lago, aggirando l’obiettivo della circonvallazione,
– il rischio di un innesto con il futuro tunnel sotto il Brione, ipotesi contenuta nel PTC dell’amministrazione precedente.

Verso una visione comune

Per Zanoni la strada da seguire è quella del confronto e della condivisione: «Serve un dibattito ampio e approfondito che coinvolga tutte le componenti politiche e amministrative. Solo con una visione comune potremo presentarci uniti nelle sedi competenti».

In un territorio dove ogni scelta viabilistica si ripercuote sul turismo, ma soprattutto sulla qualità della vita e sull’ambiente, la sfida non è soltanto progettare nuove strade, ma costruire coerenza e convergenza. Il futuro di viale Rovereto – e della mobilità dell’Alto Garda – passa da qui. (n.f.)

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Data e ora di stampa: 15/11/2025 05:37
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