Articolo pubblicato il: 29/04/2025 alle 18:00
La Busa - Riparte la stagione di pesca nell’Alto Garda, torna la trota fario
Posted By Redazione
Categoria: Ambiente, Attualità, Notizie

 

Dopo un lungo percorso fatto di battaglie su più fronti, sia a livello provinciale che nazionale, da inizio aprile sono finalmente riprese le semine di trote fario adulte “pronta pesca” nelle acque dell’Alto Garda, ovvero nei laghi di Santa Massenza e Ledro, nel fiume Sarca e torrente Varone.
È stato un lavoro lungo e paziente tra le pieghe normative, in stretta collaborazione con la Federazione Pescatori Trentini, la FIPSAS, l’Assessorato provinciale e il Servizio Faunistico della PAT.
Rispetto alla scorsa stagione, grazie alla revisione di alcuni parametri dell’analisi del rischio legata alla trota fario sono state finalmente riaperte le zone “pronta pesca” di Dro e Arco, chiuse da alcuni anni a seguito delle restrizioni nazionali che avevano inserito la trota fario tra le specie alloctone.
Si tratta di un risultato di rilievo, considerando che l’Associazione Pescatori Basso Sarca è stata l’unica, a livello provinciale, a ottenere la riapertura di alcune acque per questo tipo di immissioni.
Le zone “pronta pesca” in Alto Garda, attualmente sei quelle attive, consentono ai pescatori di prelevare esemplari adulti, riducendo almeno in parte la pressione di pesca sulle zone “libere” dove si riproducono principalmente gli esemplari selvatici dei salmonidi presenti come temoli e trote fario, lacustri e marmorate.
Le semine proseguiranno regolarmente a cadenza quindicinale (il calendario è pubblicato sul sito www.apbs.it) fino alla fine di settembre: complessivamente saranno oltre 30 i quintali di trote adulte che verranno immessi nelle acque.

 

 

“Confidiamo che questa iniziativa – scrive l’Associazione Pescatori – particolarmente impegnativa per l’associazione, sia apprezzata dagli ospiti e, soprattutto, dai nostri associati che dal 2020 hanno registrato una diminuzione intorno al 50% a causa di una serie di eventi negativi: le numerose esondazioni che hanno colpito il Sarca, la sospensione forzata delle attività per la pandemia COVID, i lunghi periodi di maltempo con piogge abbondanti di questi ultimi anni, l’aumento esponenziale degli uccelli ittiofagi (in primis i cormorani) e il divieto di coltivare e seminare fario e lacustri, imposto da una normativa nazionale quanto mai discutibile. Per adesso le semine sono autorizzate dalla Provincia solo per il 2025, in attesa che il Ministero prenda decisioni in merito. Decisioni che stiamo aspettando ormai da alcuni anni e che, regolarmente, vengono rimandate”.

Continua intanto la “coltivazione” delle acque a cura dell’Associazione Pescatori Basso Sarca che ogni anno immette decine di migliaia di avannotti, trotelle, trote sub-adulte ed adulte delle pregiate trote Marmorate allevate nei due allevamenti associativi di Ragoli ed incubatoio di Dro e distribuiti in tutte le acque in concessione. Si tratta di una importante attività riproduzione in impianto di esemplari di marmorata attentamente selezionati con la supervisione di personale tecnico provinciale al fine di tutelare e supportare questa bellissima specie autoctona con la speranza che possa tornare a ripopolare quelle acque che da tempo non la vedono più protagonista.
Tutte le novità e le informazioni sulle semine, calendari sono pubblicate sul sito associativo www.apbs.it dove si possono trovare anche le modalità di iscrizione all’Associazione o quelle per l’acquisto di un permesso giornaliero di pesca.

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Data e ora di stampa: 18/05/2025 08:44
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