Ogni giorno sette trentini ricevono una diagnosi oncologica e quattro muoiono a causa di un tumore. Dati che fanno riflettere, ancor più se si pensa che circa la metà delle malattie oncologiche oggi è evitabile e che molte di queste patologie sono causate da stili di vita e abitudini comportamentali sbagliate.
Proprio per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e promuovere stili di vita sani, dal 15 al 23 marzo la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT organizza anche in Trentino la Settimana nazionale per la prevenzione oncologica, campagna che porterà i volontari e volontarie delle nove delegazioni dell’Associazione provinciale di Trento in diversi luoghi della provincia per informare la comunità nel weekend del 22 e 23 marzo.
L’Assessore provinciale alla Salute, nel ringraziare il lavoro di LILT e del suo presidente Mario Cristofolini, ha inoltre evidenziato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, sistema sanitario e associazioni per garantire azioni concrete di prevenzione e informazione, coinvolgendo attivamente la comunità e le scuole, sottolineando come la diffusione della cultura della prevenzione sia un investimento sulla salute delle persone e sul futuro del sistema sanitario trentino, anche alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione e della denatalità. L’obiettivo, ha aggiunto l’assessore, è quello di utilizzare al meglio risorse che anche per il Trentino, in futuro, potrebbero essere minori di quelle attuali, liberando così maggiori finanziamenti sul fronte della ricerca, fondamentale nella lotta a queste patologie.