
Un gesto semplice, quotidiano, ma capace di fare la differenza per la salute delle persone e del pianeta. È questo il senso dell’appello lanciato dal Comune di Arco in vista delle festività natalizie, rilanciato, in contemporanea, anche dall’assessora all’ambiente Chiara Parisi sui canali social istituzionali.
«Un messaggio importante per la nostra salute e la salute del nostro ambiente», scrive Parisi, invitando cittadini e cittadine a scegliere un Natale più sostenibile partendo proprio dall’acqua che portiamo in tavola. L’indicazione è chiara: preferire le Case dell’acqua comunali alle tradizionali bottiglie di minerale significa ridurre gli sprechi, contenere i costi e diminuire l’impatto ambientale.
Ogni litro d’acqua alle “Case dell’acqua” costa infatti 10 centesimi, con un risparmio economico immediato per le famiglie. Ma il beneficio non è solo nel portafoglio: rinunciare all’acqua imbottigliata permette di evitare tonnellate di plastica, con tutto ciò che comporta in termini di produzione, trasporto e smaltimento. Meno bottiglie significa anche meno camion sulle strade, meno traffico e meno emissioni inquinanti, per un’aria più pulita soprattutto nei mesi invernali, già critici dal punto di vista ambientale.
Il Comune ricorda inoltre che l’acqua del rubinetto è controllata e salubre. Alle “Case dell’acqua” di via Pomerio ad Arco e di viale Stazione a Bolognano è possibile rifornirsi di acqua microfiltrata, sia liscia che frizzante, ideale anche per i brindisi delle feste inclusive, sane e sostenibili. Il processo di microfiltrazione consente di rimuovere cloro, impurità e metalli pesanti, mantenendo al tempo stesso i minerali naturali essenziali per il benessere.
Un modello che unisce sostenibilità ambientale, qualità del servizio e attenzione alla comunità. Le tessere ricaricabili per utilizzare le “Case dell’acqua” sono facilmente reperibili: ad Arco al Portici Caffè in via Mantova, vicino alla Posta, e a Bolognano presso la Coop di viale Stazione.
Un piccolo cambiamento nelle abitudini quotidiane, sottolinea l’amministrazione, può diventare un gesto concreto di responsabilità collettiva. Perché un Natale davvero ricco è anche quello che lascia meno rifiuti e più futuro.
(n.f.)