Un profilo altimetrico della roccia che si è rivelato diverso da quanto ipotizzato, con ripercussioni sia sull’andamento del muro sia sulle quantità di materiale da asportare, ha reso necessaria una variante al progetto esecutivo di consolidamento e restauro del muro di confine del parco Arciducale.
I lavori si sono resi necessari per un cedimento che si è verificato all’inizio del 2021 in seguito a copiose precipitazioni. Il Progetto di fattibilità tecnica ed economica, approvato dalla giunta nel settembre del 2024, prevedeva un costo di 300 mila euro. In seguito, nel dicembre dello stesso anno, è stato approvato il progetto esecutivo, e all’inizio del 2025 è stato affidato all’arch. Davide Campetti l’incarico di direzione lavori, misura e contabilità e Certificato di regolare esecuzione dei lavori. L’affido dei lavori è stato effettuato alla ditta Edildrena e la consegna dei lavori è avvenuta nel giugno di quest’anno.

Alla fine di luglio, procedendo gli scavi, la constatazione che il profilo altimetrico della roccia è sensibilmente diverso da quanto ipotizzato, anche per le difficoltà di esecuzione derivanti da cause geologiche, idriche e simili, non prevedibili al momento della progettazione, e di conseguenza la proposta di redazione di variante, che prevede un costo aggiuntivo di 20 mila euro.
«Dopo un confronto decisivo con la Soprintendenza per i beni culturali – spiega Massimiliano Floriani, assessore alle opere pubbliche – i lavori, che erano stati sospesi, potranno finalmente riprendere. A breve termineremo anche questa parte del parco che, durante la sua riapertura dell’estate scorsa, avevamo transennato. Con questo intervento dunque stiamo per chiudere tutte le lavorazioni in programma, mantenendo per il futuro alta l’attenzione verso questo sito di grande importanza storica e ambientale.»