Un percorso documentale e fotografico attraverso gli anni che vanno dalla fine della seconda guerra mondiale al 1948, per risalire alle radici dell’autonomia trentina. È stata inaugurata sabato 23 agosto la mostra installazione “Autonomia. La volontà del popolo è Legge. 1945-1948: gli anni della rivendicazione autonomista”, promossa dall’Assessorato alla promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia autonoma di Trento e curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino. Accessibile gratuitamente in piazza Cesare Battisti, a Trento, la mostra installazione è inserita all’interno della rassegna “Autonomia. Il cammino della comunità trentina” e ricostruisce il fermento politico e culturale seguito alla fine della guerra. È in quel contesto che l’autonomia diviene un tema centrale nel dibattito pubblico, rivendicata da un movimento trasversale, l’Associazione studi autonomistici regionali (Asar), e dal Comitato di Liberazione nazionale di Trento (Cln), che crea un Centro studi per l’autonomia regionale.
“Questa iniziativa espositiva – ha spiegato l’assessore alla promozione dell’autonomia, Simone Marchiori – rientra in un ciclo promosso dall’Assessorato promozione della conoscenza dell’Autonomia, con l’obiettivo di diffondere consapevolezza storica e coinvolgere in modo attivo soprattutto le nuove generazioni. L’iniziativa ci ricollega a un momento storico di brevissima durata ma fondamentale: dalla fine della Seconda guerra mondiale al 1948. Proprio in questi anni, Alcide De Gasperi chiese e ottenne per il nostro territorio l’autonomia istituzionale. Nello stesso periodo, l’Asar si affermò come un importante movimento popolare, capace di mobilitare migliaia di cittadini e dare voce a una diffusa rivendicazione autonomista trentina. Attraverso la mostra e una serie di eventi culturali, vogliamo rafforzare il senso di appartenenza e responsabilità verso un’autonomia che, pur radicata nel passato, è fondamentale per costruire un percorso condiviso, all’insegna della partecipazione e del dialogo. Un’Autonomia con le forti radici storiche che deve avere lo sguardo orientato al futuro”.
All’inaugurazione è intervenuta anche la vicesindaca e assessora alla cultura, sport e scuola Elisabetta Bozzarelli e il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, che ha ricordato il ruolo centrale dell’Asar nella costruzione del percorso verso il riconoscimento dell’autonomia.