Il Trentino è pronto a dare concretezza agli interventi finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Complessivamente sono oltre 45 milioni di Euro le risorse riservate dal governo alla nostra provincia che saranno utilizzate da due diversi filoni di attività: il Progetto Bandiera (20 milioni di euro) in capo alla Provincia autonoma di Trento, che ha l’obiettivo di potenziare entro il 2026 la capacità digitale della pubblica amministrazione trentina, e la transizione digitale dei Comuni trentini, con i nuovi servizi digitali a favore di cittadini ed imprese (25 milioni di euro) entro il 2024.
Le diverse attività vedono Trentino Digitale, la società di sistema della Provincia autonoma di Trento, nel ruolo di facilitatore e di coordinatore degli aspetti tecnologici.
Il Pnrr, con il suo articolato programma di interventi, impatterà su un territorio trentino che già da tempo ha avviato il processo di digitalizzazione.
Il Progetto Bandiera
Il progetto “Digitalizzazione della pubblica amministrazione” è quello principale perché abilita gli investimenti del Piano nazionale in Trentino. Ha una dotazione ad oggi di complessivi 20 milioni di euro, distribuiti su quattro ambiti di intervento: migrazione cloud delle piattaforme strategiche della Provincia (9,6 mil), implementazione di nuove piattaforme dati e strumenti di intelligenza artificiale (5 mil), servizi digitali per cittadini e imprese (3,4 mil), competenze digitali e metodologiche (2 mil).
Agli interventi si affianca l’azione dedicata ai cittadini, finalizzata all’accrescimento delle competenze digitali per favorire l’uso autonomo. L’intervento prevede per il Trentino l’attivazione di 22 punti di facilitazione e il raggiungimento entro il 2026 di almeno 17mila cittadini.
Comuni e nuovi servizi digitali
Il secondo filone di interventi del Pnrr in Trentino riguarda i 163 Comuni, su un totale di 166 per oltre il 97% della popolazione, che sono accompagnati nella transizione digitale grazie alla sinergia tra Consorzio dei Comuni trentini e Trentino Digitale (Area enti locali) i quali, a loro volta, saranno anche gli erogatori dei nuovi servizi.
Gli investimenti riservati ammontano a 25,32 milioni di euro e sono destinati a cambiare per sempre ed entro aprile 2024 l’assetto degli enti locali, sia in termini di sistemi interni (più sicuri e inseriti in un unico ecosistema) sia per quanto riguarda i servizi offerti. L’impatto più importante riguarda proprio i servizi digitali verso i cittadini. Dagli attuali 14 servizi digitali (sviluppati negli scorsi anni grazie al Fondo Innovazione) se ne aggiungono altri 30.
L’avviso più importante riguarda proprio “l’esperienza del cittadino nei servizi”. Grazie ai 15 milioni di euro di investimenti, i Comuni trentini hanno la possibilità di rifare i propri siti istituzionali, secondo le linee guida della pubblica amministrazione, e, come detto, rilasciare i nuovi servizi, a cui cittadini ed imprese accederanno direttamente online.
L’elenco dei servizi copre per intero lo spettro dei rapporti tra privati e pubblica amministrazione, ad iniziare dall’anagrafe (dichiarazione di nascita e morte, pubblicazione di matrimonio, e richiesta permessi di accesso ad area Ztl o strade forestali, piuttosto che la raccolta funghi), segreteria (iscrizioni asilo nido) per passare all’accesso agli atti, appuntamenti con sindaco e uffici tecnici, erogazione contributi, servizi alla persona (anziani e bambini in particolare).