Se chiedete a un rivano chi fosse la prima persona da incontrare entrando in municipio negli ultimi quindici anni, la risposta sarà quasi sempre la stessa: Olga Dalponte. Martedì 16 settembre Olga ha salutato colleghi e cittadini, chiudendo il suo ultimo giorno di lavoro allo Sportello ai cittadini del Comune di Riva del Garda, di cui è stata colonna fin dall’apertura, nel 2010.

Dal Lago Blu al front office

La storia lavorativa di Olga è lunga e ricca di capitoli. Per ben 22 anni ha lavorato alla scuola materna Lago Blu, accompagnando generazioni di bambini nei loro primi passi. Poi, la vita l’ha messa davanti a un cambiamento, trasformato in opportunità grazie all’apertura di un servizio tutto nuovo: lo Sportello ai cittadini, al piano terra del municipio. Da quel momento Olga è diventata il punto di riferimento per chiunque avesse bisogno di informazioni, pratiche o semplicemente di una parola gentile.

Una professionista con il dono dell’empatia

Non era solo questione di timbri e documenti: Olga aveva la capacità rara di ascoltare e capire al volo i bisogni di chi le stava davanti. La sua naturale predisposizione ai rapporti umani, unita a una costante apertura alle novità, l’hanno resa un volto familiare, rassicurante e molto apprezzato. Sempre pronta a risolvere problemi, spesso ben oltre le sue mansioni, con quel mix di professionalità e calore umano che non si insegna nei manuali.

Il grazie della città

Per renderle omaggio, nel suo ultimo giorno di servizio sono arrivati anche il sindaco Alessio Zanoni e la segretaria generale reggente Anna Cattoi, che le hanno consegnato un ricordo e, soprattutto, il ringraziamento della comunità per i suoi 37 anni di lavoro al servizio dei cittadini.

Una nuova avventura

Oggi Olga, originaria di Riva ma da qualche anno residente a Fiavé, si affaccia alla pensione con lo stesso spirito positivo che l’ha sempre contraddistinta. E se qualcuno già la immagina passeggiare serena tra le montagne giudicariesi o dedicarsi a nuove passioni, c’è da scommettere che il suo sorriso continuerà a essere una presenza familiare in città.

Perché certi volti, anche quando lasciano lo sportello del municipio, restano parte della comunità.

(n.f.)