Un accordo per definire misure di potenziamento del personale nelle residenze sociosanitarie, che prevede meccanismi di reclutamento straordinario in questa fase di emergenza epidemiologica, sarà siglato a breve da Provincia autonoma di Trento, Federazione Trentina delle Cooperazione, Consorzio dei Comuni trentini, Unione Provinciale Istituzioni per l’Assistenza e sindacati Cgil, Cisl e Uil.
I soggetti gestori delle strutture potranno avvalersi di personale messo a disposizione dalle cooperative del Terzo settore e, in via prioritaria, le Comunità di Valle e i Comuni di Trento e Rovereto attingeranno alle risorse solitamente impegnate per l’assistenza domiciliare, coinvolgendo, su base volontaria, i lavoratori con qualifica Oss, Osa, Ota, in mansioni coerenti con la loro formazione. In caso di necessità potranno essere impiegate ulteriori risorse e reclutati operatori di assistenza domiciliare con almeno 24 mesi di esperienza in attività svolte per conto dell’ente pubblico. I lavoratori saranno soprattutto impiegati in attività che non prevedono contatto con utenti positivi al virus Covid-19.
Con l’intesa, viene istituita una cabina di regia con i compiti, tra gli altri, di definire priorità, pianificare le azioni da intraprendere e monitorare gli interventi necessari, anche nella fase di transizione post-emergenza. Il Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia, in accordo con Upipa, definirà i fabbisogni d’intervento, informando successivamente le Comunità e la cabina di regia. La durata del protocollo d’intesa coincide con lo stato d’emergenza e permette la sottoscrizione di accordi locali tra Comunità, strutture sociosanitarie e Cooperative, in connessione con la sospensione di gran parte dei servizi di assistenza domiciliare, causata dal contenimento del contagio.