Articolo pubblicato il: 28/10/2025 alle 18:30
La Busa - Chiude il punto vendita “La Trentina” di Dro, delusione dei cittadini
Posted By Redazione
Categoria: Attualità, Economia, Notizie

 

Sulle vetrine della sede di Dro della Cooperativa “La Trentina” è apparso un cartello: “IL PUNTO VENDITA DI DRO CHIUDERÀ IL 31 OTTOBRE 2025”, seguito da un messaggio di ringraziamento ai soci e ai clienti.
Per molti quel cartello è stato un colpo al cuore. “Confesso che ci sono voluti alcuni giorni per metabolizzare l’avviso – racconta Adriana Tavernini, promotrice della raccolta firme contro la chiusura – per le 619 persone che hanno firmato (in aprile 2025) l’appello per il mantenimento del punto vendita e conferimento prodotti, forte è stata la delusione. E ora in un cartello i ringraziamenti…, non è possibile rispondere se non ironicamente: grazie a voi!”.
Il punto vendita di Dro, spiega Tavernini, non era solo un negozio ma un presidio sociale, utile in particolare “alle persone con qualche difficoltà di spostamento che si vedono precludere la possibilità di fornirsi di materiali altrimenti non presenti sul territorio: piante e sementi per gestire l’orto, cibo per animali, bricolage o casalinghi”.

 

 

“Non possiamo ringraziare”
La portavoce del gruppo di cittadini non nasconde la sua amarezza per la perdita di un punto di riferimento storico: “Non possono ringraziare i soci di Dro che perdono punto di conferimento, pesa, rifornimento in loco di concimi, antiparassitari, attrezzature, per i quali, al momento, non si vedono alternative, a meno di utilizzare (fin quando dura) Pietramurata (10 km) o di costituire un altro punto di raccolta (con relativi costi), visto che la sede di Arco non ha né spazi né attrezzature con conseguenti maggiori costi d’esercizio.”
E aggiunge:
“Non possono ringraziare i nostri padri e nonni che hanno fondato, oltre cento anni fa, e ampliato la cooperativa e vedono ora volatilizzarsi il loro impegno e sudore, nonché i principi fondanti della cooperazione. Non può ringraziare un paese che nulla avrà di ritorno dal capitale insito sul territorio.”

La chiusura, secondo Tavernini, non rappresenta solo la fine di un’attività commerciale, ma la perdita di un pezzo di identità collettiva. “Chi non ha contezza dia un’occhiata a Google Maps e si renda conto dell’estensione e appetibilità dell’area”, osserva, accennando anche a possibili “rischi speculativi sull’area”.

Raccolta firme ignorata
La raccolta firme, consegnata nei mesi scorsi alla presidenza della Trentina, non ha prodotto risposte.
“La consegna delle firme alla presidenza della Trentina non è stata tenuta in nessuna considerazione, così come l’incontro con i vertici della Cooperazione provinciale, nessun riscontro neppure dagli altri enti in indirizzo della richiesta.”

Delusione anche verso l’amministrazione comunale:
“Nessun riscontro neppure dall’amministrazione comunale di Dro che, in luglio, anteponendo ‘La Trentina è un’impresa privata e opera secondo logiche di mercato’, ma non possiamo ignorare il valore che questa sede ha per l’intera comunità…”
Il documento discusso in consiglio comunale il 30 luglio 2025 impegnava la sindaca e la giunta “a proseguire il dialogo con La Trentina, ma anche a coinvolgere la Provincia Autonoma di Trento e gli altri enti locali, al fine di tutelare il presidio e studiare soluzioni alternative”. L’obiettivo, si leggeva, “è duplice: evitare che un pezzo di storia vada perduto e riaffermare l’importanza dei punti vendita territoriali come strumenti di coesione sociale, benessere e memoria condivisa.”

Numeri in crescita, territorio dimenticato
A rendere ancora più amaro il contesto è il successo economico recente della cooperativa: “Gli organi di informazione hanno riportato a titoloni ‘Cooperativa la Trentina fatturato oltre 50 milioni’ con il liquidato sul conferimento dei prodotti ben oltre le aspettative.”
Risultati che, secondo Tavernini, “non riversano sui territori in base alle strutture conferite”.
E conclude con amarezza:
“La futura, già deliberata, cessione degli spazi di Dro non avrà nessuna ricaduta positiva sul territorio, nessun risarcimento per la perdita di servizi, anzi aggravi sia per i soci che per i cittadini, oltre che rischi speculativi sull’area.”

Articolo redatto sulla base della nota di Adriana Tavernini, promotrice della raccolta firme contro la chiusura del punto vendita La Trentina di Dro.

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Data e ora di stampa: 14/12/2025 20:38
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