Si accende il dibattito in Vallagarina sul futuro assetto turistico dell’altopiano di Brentonico e dei comuni limitrofi. La domanda è chiara: rimanere sotto l’egida dell’Azienda per il Turismo (Apt) lagarina o compiere il “salto” verso l’Apt Garda Trentino?
A Mori l’amministrazione ha già scelto di guardare verso il lago, mentre a Brentonico le opinioni restano divise. Tra i sostenitori di un cambio di rotta c’è Gabriele Leita, ex presidente del Consiglio comunale, che in un’intervista rilasciata a un quotidiano locale ha spiegato perché ritiene che il legame Monte Baldo – Lago di Garda possa trasformarsi in un’offerta turistica vincente.
Le motivazioni: outdoor e sostenibilità
Per Leita, le peculiarità dell’altopiano coincidono con quelle del Garda: «Possiamo sviluppare attività outdoor a 360°, offrendo al visitatore un’esperienza ampia e variegata».
La sfida è restare competitivi, puntando su nuove strategie che preservino l’identità del territorio e allo stesso tempo favoriscano progetti sostenibili, dalla mobilità dolce a quella alternativa, riducendo al minimo le emissioni di CO₂.
Dal “Viaggio di Monte Baldo” all’Unesco
Per raccontare il valore del Baldo, Leita ripesca la storia. Nel 1566 lo speziale veronese Francesco Calzolari pubblicò Il Viaggio di Monte Baldo, una delle prime guide botaniche scientifiche al mondo.
Oggi, quel patrimonio naturalistico e culturale rarissimo potrebbe spingere verso una candidatura Unesco: il Monte Baldo soddisfa tre delle dieci categorie del patrimonio dell’umanità, unendo natura e cultura in un connubio raro.
Un progetto innovativo: dall’Adige al Lago con emissioni zero
L’idea di Leita è chiara: trasformare il Monte Baldo in una destinazione turistica unica, collegando l’asta dell’Adige (uscita Ala-Avio) con Brentonico, La Polsa, San Valentino, San Giacomo e il Lago di Garda (funivia Malcesine-Monte Baldo) grazie a veicoli a emissioni zero.
Un percorso green che unisce sentieri, ciclabili e mezzi alternativi, capace di attirare un turismo attento all’ambiente.
Giovani e comunità: un piano partecipato
Perché il territorio resti vivo e offra opportunità ai giovani, Leita propone un processo analitico e pianificatorio condiviso con la comunità.
In quest’ottica, l’entrata nell’Apt Garda Trentino sarebbe in linea con l’accordo tra Trentino, Veneto e Lombardia per la promozione unitaria del Lago di Garda, pensato per valorizzare le aree turistiche limitrofe.
Trail Park e collegamenti in quota
Tra i progetti più concreti c’è il Trail Park alla Polsa, che d’estate trasformerebbe la località, oggi nota per lo sci familiare, in un centro per la mountain bike.
Leita rilancia anche un’idea rimasta nel cassetto: una strada forestale tra La Polsa e San Valentino, fruibile in estate da pedoni e ciclisti e in inverno come pista per lo sci di fondo, creando così un circuito innovativo per vivere la montagna.
Il marchio “Baldo”: un valore da condividere
Infine, Leita guarda al modello veneto: nei nove comuni del Monte Baldo è attivo da anni il marchio territoriale Baldo, gestito dall’Unione Montana Baldo-Garda, che ha portato benefici concreti a produttori e operatori.
L’estensione di questo brand a Brentonico, sostiene l’ex presidente, potrebbe rafforzare la visibilità e l’attrattività economica della zona.