Il divieto di percorrere il lungolago dei Marinai in bicicletta? Non si può applicare, fanno sapere da Palazzo Pretorio a Riva, e il perché è semplice: “Quel tratto è già ciclopedonale, il massimo che si può fare è mettere un cartello che inviti i ciclisti a scendere di sella e spingere la propria due ruote a mano”. Il tratto “pericoloso” (ma solamente perché chi lo percorre in sella e in velocità se solo usasse il buon senso non sarebbe tale) va dall’hotel Sole all’hotel Bellavista, dunque pochi metri lungo i quali, come si diceva, adottando il buon senso metterebbe “pace” tra pedoni e ciclisti. Lungo quel tratto esiste già il divieto di superare i 10 Km/h, dunque, Codice della Strada alla mano, non si può fare null’altro. Spostare sulla strada più a nord, ossia via Gazzoletti, peraltro anche tratta molto trafficata da pedoni non servirebbe a nulla, solo a spostare la criticità che ora c’è sul lungolago. La soluzione dell’invito a spingere la bici a mano sembra la più attuabile nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, invito più che obbligo, peraltro, per il quale servirebbe una gente della Polizia locale fisso. Soluzione poco attuabile questa, dunque non resta che invitare al buon senso chi lo percorre in sella.