
C’è un mondo silenzioso, invisibile agli occhi dei più, che vive e respira sotto le acque placide del Garda. Un mondo fatto di biodiversità fragile, habitat preziosi e movimenti impercettibili.
Ed è proprio lì, a 40 metri di profondità, che nei giorni scorsi è stato compiuto un intervento fondamentale per la salute del lago: la rimozione di una rete da pesca abbandonata, lunga circa 100 metri. A portare a termine l’operazione sono stati i volontari di Gas Diving Bardolino, realtà da anni impegnata nella tutela del mondo sommerso e parte del network subacqueo del WWF. Il loro lavoro, spesso silenzioso e poco visibile, rappresenta però una delle difese più concrete e preziose contro l’inquinamento dei fondali.
Una “rete fantasma” che minacciava la biodiversità del Garda
La rete, individuata durante una precedente immersione tra Bardolino e Garda, giaceva sul fondo a una profondità compresa tra i 40 e i 45 metri. Una presenza pericolosa: oltre a intrappolare la fauna lacustre — dai pesci ai piccoli organismi che popolano l’ecosistema — una rete abbandonata rilascia nel tempo microplastiche e sostanze inquinanti, entrando nella catena alimentare e compromettendo l’equilibrio biologico delle acque. Il Garda è un lago vivo, ma anche vulnerabile. E ogni “rete fantasma” rappresenta un rischio reale.
Un intervento tecnico e complesso
Rimuoverla non è stato semplice. La profondità elevata, la scarsa visibilità e la necessità di effettuare tagli precisi e un sollevamento controllato hanno richiesto esperienza, coordinamento e una buona dose di coraggio. I sub hanno lavorato in coppia, con grande attenzione alla sicurezza, fino a riportare la rete in superficie per il successivo smaltimento. Il tutto su base interamente volontaria. Un gesto concreto che ricorda quanto spesso le grandi battaglie ambientali si vincano proprio così: pezzo dopo pezzo, immersione dopo immersione, grazie all’impegno costante di chi conosce il lago da vicino.
Il sindaco Bertasi: “Un lavoro silenzioso ma fondamentale”
Il Comune di Bardolino, da tempo sostenitore delle attività del gruppo, non ha mancato di esprimere gratitudine.
«Un intervento che dimostra, ancora una volta, quanto sia fondamentale il costante e silenzioso lavoro di chi si dedica alla protezione del nostro patrimonio naturale. Grazie ai volontari per il loro prezioso impegno», ha dichiarato il sindaco Daniele Bertasi.
La collaborazione tra amministrazione e Gas Diving Bardolino dura da anni e comprende iniziative di monitoraggio, pulizia dei fondali, divulgazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni.
Il Garda, un patrimonio da custodire ogni giorno
Il lago di Garda non è solo un luogo di turismo e bellezza: è un ecosistema complesso, ricco di vita e al tempo stesso esposto all’impatto delle attività umane. Ogni oggetto abbandonato — reti, cavi, plastica, rifiuti — può trasformarsi in una trappola invisibile per gli organismi che popolano il fondale. Interventi come quello dei volontari di Gas Diving Bardolino ricordano che la tutela del lago passa anche dalla cura del suo mondo sommerso, un patrimonio naturalistico che merita attenzione costante. E se il Garda continua a essere un simbolo di bellezza e biodiversità, lo deve anche a chi, in silenzio e senza clamore, scende in profondità per proteggerlo.
(n.f.)