Giacomo Bernardi, avvocato di Arco e già candidato sindaco alle recenti comunali, è stato messo in discussione nel suo ruolo di dirigente generale presso l’Avvocatura della Provincia. L’incarico gli è stato assegnato nel 2021 con contratto a tempo determinato fino alla fine dell’attuale legislatura del presidente Fugatti. Ora Bernardi si trova a doversi “difendere” davanti al giudice del lavoro Giorgio Flaim per un ricorso presentato dalla collega Lucia Bobbio, la quale ha ravvisato alcune “imperfezioni” nella nomina di Bernardi. Da qui la richiesta alla Giunta provinciale di ripetere l’iter per la selezione del dirigente e, ovviamente, la conseguente rinomina all’Avvocatura provinciale. Il tutto è però a discrezione della giunta stessa la quale, se impugnerà la sentenza, potrà garantire a Bernardi il prosieguo del suo lavoro in seno all’Avvocatura. Si tratta, insomma, di una decisione di carattere puramente tecnico.
In ogni caso l’avvocato arcense potrà partecipare all’altrettanto eventuale nuova selezione proprio in virtù di questa “imprecisione tecnica” che la collega Bobbio, responsabile dell’ufficio contenziosi della scuola e dei servizi sociali in seno alla provincia, ha ravvisato. La Bobbio aveva preso parte alla selezione che portò alla nomina di Bernardi, avvocato esperto di diritto amministrativo, contrattualistica privata e pubblica, diritto delle locazioni e commerciale.