Una richiesta forte, quella avanzata in consiglio comunale dal consigliere indipendente Mauro Ottobre, che ha portato direttamente nell’aula civica un tema già più volte evocato durante la campagna elettorale: la necessità di sostituire i dirigenti del Comune di Arco per segnare una vera discontinuità rispetto alla precedente amministrazione.
La proposta è arrivata nel cuore della discussione sugli indirizzi programmatici della sindaca Arianna Fiorio, e si è concretizzata in un ordine del giorno presentato dallo stesso Ottobre. Nessun attacco personale, ci ha tenuto a precisare il consigliere: «Nulla contro le persone, ma serve un chiaro cambio di passo. Un segnale concreto che l’aria è cambiata».
Fiducia, responsabilità e discontinuità
Secondo Ottobre, il rinnovamento della dirigenza comunale è uno strumento politico e amministrativo legittimo, previsto anche dallo statuto comunale: «Per chi si rifiuta di spostarsi, è previsto anche il licenziamento in tronco. È scritto nero su bianco. Ma non si tratta di caccia alle streghe. Si tratta di costruire una macchina comunale che sia davvero in sintonia con la nuova visione politica della città».
L’intervento ha acceso per alcuni minuti il dibattito in aula, tanto da richiedere una pausa tecnica per valutare la posizione della giunta. Al termine del confronto, Ottobre ha accettato di ritirare l’ordine del giorno, ma non senza aver ricevuto rassicurazioni dirette dalla sindaca Fiorio: «Il tema verrà affrontato, ma nei tempi giusti. Ora è il momento dell’ascolto e della comprensione dell’apparato amministrativo».
Fiorio: «Tempo per capire e agire con responsabilità»
Da parte della sindaca, la risposta è stata improntata alla prudenza operativa. Arianna Fiorio ha appena preso in mano le redini del Comune e, come ha spiegato lei stessa, è necessario un tempo fisiologico per conoscere a fondo l’organizzazione interna e valutare eventuali modifiche con equilibrio e consapevolezza.
Ottobre, da parte sua, ha accolto con favore questo impegno, sottolineando che il cambiamento dovrà comunque arrivare: «Non voglio licenziare nessuno – ha ribadito – ma è chiaro che la squadra dirigenziale è un riflesso delle scelte politiche. E ogni sindaco ha il diritto – e direi anche il dovere – di circondarsi di persone di sua fiducia».
Un tema al centro del programma elettorale
La questione non nasce oggi. Già in campagna elettorale, Ottobre aveva fatto del rinnovamento dell’apparato burocratico uno dei punti chiave della sua proposta politica. Una linea che oggi torna in consiglio con coerenza e determinazione: il cambiamento, se deve essere reale, deve passare anche attraverso le persone che ogni giorno guidano e fanno funzionare la macchina comunale.