Articolo pubblicato il: 17/09/2025 alle 14:00
La Busa - Arco: nasce il Patto di comunità, ma manca un punto cruciale
Posted By Redazione
Categoria: Amministrativa, Giovani, Notizie, Salute

 

L’amministrazione comunale di Arco ha deciso di aderire al Patto digitale di comunità, un’alleanza educativa che coinvolge famiglie, educatori ed enti locali per promuovere un uso consapevole e sostenibile della tecnologia.
Il progetto, nato dal confronto tra genitori e sviluppato insieme al Centro di ricerca sul benessere digitale dell’Università di Milano-Bicocca, all’associazione Mec, a Sloworking e ad Aiart Milano, è già attivo in diverse realtà ed è consultabile sul sito www.pattidigitali.it.
«Non vogliamo demonizzare la tecnologia – ha spiegato l’assessore Mattia Mascher – ma proporre regole comuni per un utilizzo più equilibrato, soprattutto degli smartphone».

Le linee guida per le famiglie:
Rimandare la consegna di uno smartphone connesso almeno alla fine delle Medie, preferendo fino a quel momento telefoni tradizionali;
Mantenere password condivise fino ai 16 anni e controllare insieme la cronologia delle attività online;
Stabilire luoghi e orari senza smartphone (a tavola, a letto, al ristorante) dando l’esempio come adulti;
Rispettare i limiti di età per app, social e videogiochi, a partire dal divieto di uso autonomo dei social prima dei 14 anni;
Sottoscrivere un accordo genitori-figli al momento della consegna dello smartphone personale, ecco un esempio: https://www.associazionemec.it/contratto-genitori-figli

 

 

E per i bambini piccoli?
Il Patto affronta il tema della consegna degli smartphone agli adolescenti, ma non tocca un aspetto cruciale: il libero utilizzo di cellulari e tablet da parte dei bambini molto piccoli, spesso concesso liberamente da genitori e nonni come passatempo. Una lacuna importante, considerando che studi scientifici evidenziano i rischi dell’esposizione precoce agli schermi per lo sviluppo cognitivo e relazionale.

Un progetto di comunità
«Negli ultimi anni l’età di accesso alle tecnologie si è abbassata molto, creando difficoltà ai genitori» ha ricordato l’assessore, sottolineando la necessità di una risposta condivisa. L’obiettivo è coinvolgere scuole, pediatri, associazioni sportive e culturali, per costruire insieme una comunità educante.

Il primo appuntamento pubblico sarà l’8 ottobre al Cantiere 26, occasione per presentare il progetto e invitare famiglie e realtà locali ad aderire.

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Data e ora di stampa: 17/09/2025 18:24
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