Tornano, come un fastidioso ritornello estivo, gli scarafaggi nel centro storico di Arco. Un problema noto, ricorrente, eppure ogni volta capace di suscitare preoccupazione e disagio tra residenti, commercianti e turisti. A sollevare l’allarme, nelle ultime settimane, sono state numerose segnalazioni dei cittadini che hanno notato il proliferare degli insetti soprattutto in prossimità dei tombini e lungo le vie più frequentate della città.
Non si tratta di un episodio isolato: già in passato il Comune era intervenuto con disinfestazioni mirate e con l’intento – purtroppo rimasto tale – di mettere in campo una strategia preventiva più efficace e coordinata. Questa volta però la presenza di scarafaggi è tornata con forza in ben otto vie del centro e della prima periferia, rendendo necessaria un’azione urgente.
Il piano comunale prevede un doppio trattamento a distanza di quindici giorni per ciascuna delle aree interessate, compatibilmente con le condizioni meteo. Gli interventi, specificano dall’ufficio ambiente e impianti del Comune, saranno effettuati da operatori specializzati direttamente nella rete fognaria, principale via di accesso degli insetti.
Una situazione che preoccupa, non solo per l’igiene pubblica, ma anche per il decoro urbano e l’immagine della città in piena stagione turistica. Non è raro, in questi giorni, incrociare famiglie e gruppi di visitatori passeggiare con un gelato in mano lungo le vie di Arco, sedersi sui plateatici per un pranzo veloce o un aperitivo: la presenza di scarafaggi può trasformare una piacevole pausa in una sgradevole esperienza.
Già pochi mesi fa erano stati i topi a destare allarme, con episodi simili che avevano interessato alcune zone del centro. Allora, l’amministrazione aveva proposto una collaborazione più stretta con la Fondazione Edmund Mach per analizzare le cause del fenomeno e impostare un lavoro più strutturato. Ma la realtà, oggi, è che si è tornati a intervenire in stato di emergenza.
«Non possiamo permettere che situazioni come questa si ripresentino ciclicamente senza una strategia risolutiva», commenta un commerciante di via Segantini. «Siamo in piena stagione e l’immagine della città è importante tanto quanto la sua pulizia. Serve più prevenzione e meno rincorsa del problema.»
La speranza, ora, è che il piano di disinfestazione riesca ad arginare il fenomeno in modo definitivo – o almeno a contenere i danni in queste settimane cruciali per l’economia turistica della città.
Nel frattempo, Arco si prepara a combattere l’ennesima battaglia estiva contro un nemico tanto piccolo quanto tenace. E la cittadinanza, comprensibilmente, chiede risposte e soluzioni durature.