
Nel Documento unico di programmazione 2026-2028, recentemente diffuso dal Comune di Arco, spicca un capitolo destinato a far discutere: quello dedicato alla gestione del patrimonio culturale e, in particolare, al futuro dei cosiddetti “grandi volumi”. Un tema che da anni anima il dibattito cittadino e che ora torna al centro grazie alle linee tracciate dalla giunta guidata dal sindaco Fiorio e dall’assessore alla cultura Massimiliano Floriani.
L’amministrazione ha messo nero su bianco un orientamento preciso: ricollocare la Biblioteca Civica, il Fondo Antico “Emmert” e l’Archivio Storico, attualmente ospitati rispettivamente a Palazzo dei Panni e a Palazzo Marcabruni-Giuliani. L’obiettivo è trovare spazi più adeguati a strutture che, soprattutto nel caso della biblioteca – oggi concentrata su un unico piano nonostante un patrimonio superiore ai 100 mila documenti – risultano ormai troppo strette.
Per dare forma a questo progetto, il Dup prevede l’avvio di uno studio di fattibilità dedicato al recupero del compendio dell’ex Quisisana, l’imponente complesso vicino al nuovo teatro in costruzione e formato da due edifici storici: la ex “Pensione Quisisana” e “Villa Becker”. Secondo la giunta, questi immobili potrebbero diventare la futura sede dei principali contenitori culturali cittadini.
A proposito del teatro, il documento conferma che la realizzazione della struttura è finalmente giunta al termine, dopo oltre un decennio segnato da fallimenti di appaltatori e lunghi stop del cantiere. Ora si procede con la progettazione degli arredi e dell’attrezzatura scenica.
Un altro capitolo rilevante riguarda il Castello di Arco. È in avvio la progettazione di nuovi interventi di recupero e valorizzazione, che verranno suddivisi in più fasi sulla base delle risorse disponibili e delle priorità che la nuova amministrazione individuerà.
Sul versante del Monte Velo, invece, l’intenzione è quella di riportare alla luce i resti della torre medievale e della cinta muraria del Castil, mentre per le malghe comunali si prevede un programma di manutenzione straordinaria. Riparte anche il tentativo di recupero dello storico edificio di Vastrè, a Bosco Caproni, dopo la gara d’appalto andata deserta: il bando è stato aggiornato e verrà riproposto.
Buone notizie, infine, per le famiglie: i lavori del nuovo asilo nido in via Donatori di Sangue stanno entrando nella fase conclusiva. Nel frattempo si sta completando il risanamento della cantina e procedono gli affidamenti per gli arredi e per la cucina, in vista dell’apertura della struttura.
Tre titoli proposti
Dup 2026-2028: dal teatro al Castello, tutti i cantieri culturali della città
Nuove sedi per la cultura e lavori in chiusura per l’asilo nido: il piano del Comune di Arco