Con la delibera n. 141 del 23 settembre 2025, la Giunta comunale di Arco, guidata dalla sindaca Arianna Fiorio, ha approvato lo schema di contratto per l’assegnazione in affitto d’azienda del chiosco situato all’interno del Parco urbano in località Braile. La struttura – attrezzata a uso bar, con plateatico, spogliatoi e servizi igienici – verrà messa a gara pubblica con un canone base di 800 euro al mese (oltre IVA), per un periodo di sei anni, senza possibilità di proroga.
Le condizioni del contratto
Il nuovo gestore non dovrà solo occuparsi della somministrazione di alimenti e bevande, ma anche di una serie di compiti aggiuntivi a beneficio dell’intera comunità. Tra questi:
lo sfalcio del prato del parco (almeno sei interventi tra maggio e ottobre);
la custodia e la pulizia dei servizi igienici pubblici;
la gestione delle prenotazioni della tettoia destinata a piccoli eventi privati.
Sono stati introdotti anche vincoli stringenti: apertura obbligatoria del chiosco nei mesi estivi e nei weekend invernali, massimo dieci eventi musicali all’anno autorizzati dal Comune, con chiusura entro la mezzanotte, divieto di slot machine e di promozioni alcoliche.
Il ricordo del “Sottotetto”
La decisione della Giunta riporta alla memoria la stagione del “Sottotetto”, il nome scelto dagli ex gestori del chiosco, che negli anni avevano trasformato la struttura in un luogo di ritrovo giovanile e culturale. Lì si erano svolti concerti, dj-set e serate musicali che avevano dato vita a una scena alternativa nel panorama arcense, ma anche alimentato tensioni con parte della cittadinanza per questioni legate al rumore e alla gestione degli spazi pubblici.
La vicenda era sfociata in un contenzioso legale tra i gestori e il Comune di Arco, approdato nelle aule di tribunale. Una causa che aveva acceso il dibattito sul difficile equilibrio tra promozione culturale, diritto al divertimento e tutela della quiete pubblica.
Una nuova fase per il Parco Mandela
Con questa delibera, l’amministrazione sembra voler ripartire su basi nuove: da un lato garantendo ai cittadini un servizio stabile e utile al decoro del parco, dall’altro fissando paletti chiari per evitare conflitti simili a quelli del passato.
Il contratto, valido fino al 31 dicembre 2031, definisce il chiosco come presidio civico oltre che attività commerciale, affidando al gestore non solo il bar ma anche la cura di servizi pubblici fondamentali.
Spazi pubblici, tra memoria e futuro
Il chiosco del Parco Mandela torna così al centro dell’attenzione cittadina. Se il “Sottotetto” aveva rappresentato per alcuni anni un’esperienza di vivacità culturale e di socialità, ma anche di frizione istituzionale, il nuovo bando intende tracciare un percorso più lineare e regolamentato.
Resta da vedere chi si candiderà a gestire l’attività e quale impronta saprà darle: se esclusivamente commerciale, o se capace di mantenere un filo con la memoria recente, in un contesto oggi ridefinito da regole e responsabilità più stringenti. (n.f.)