C’è un filo silenzioso e tenace che unisce Arco all’Ucraina. Un filo fatto di gesti concreti, generosità e impegno. Venerdì 11 luglio alle ore 20:00, alla Casa Sociale di Vigne (via della Fossa 19), l’associazione internazionale “Strada per la Speranza e per la Vita” (in ceco Cesta naděje a života – CNŽ) invita la cittadinanza a un incontro pubblico per raccontare da vicino l’opera instancabile dei suoi volontari a sostegno della popolazione ucraina colpita dalla guerra.
Sarà l’occasione per ringraziare tutta la comunità arcense, che nelle scorse settimane ha risposto con grande cuore alla raccolta umanitaria organizzata dall’associazione, in collaborazione con la Parrocchia di Arco e l’Oratorio di Bolognano. Una mobilitazione che ha superato ogni aspettativa: alimenti, vestiario, articoli per l’igiene e materiale scolastico destinati soprattutto ai bambini e alle bambine degli orfanotrofi ucraini sono stati raccolti in grande quantità. Il primo furgone con gli aiuti è partito il 6 luglio; il secondo è pronto a partire il 12.
Durante la serata interverranno Marian Bizub, presidente e fondatore di CNŽ e responsabile del coordinamento degli aiuti in Ucraina, ed Edita Koltašová, referente dell’associazione in Italia. A moderare l’incontro sarà Guido Trebo, ex assessore alla cultura della giunta Betta, che ha curato anche l’organizzazione insieme all’associazione Arco Antiqua.
Nata in Repubblica Ceca nel 2022, CNŽ è una realtà apartitica e senza scopo di lucro che oggi conta circa cento volontari attivi in diversi Paesi dell’Unione Europea. L’associazione si è distinta per l’efficacia e la serietà del proprio operato, ricevendo tra l’altro la medaglia “Ucraina Indipendente” dall’Ufficio Presidenziale ucraino, a nome del presidente Volodymyr Zelens’kyj.
Tra i progetti più significativi portati avanti da CNŽ vi sono il sostegno diretto a circa 700 bambini ospitati negli orfanotrofi, programmi educativi per la prevenzione dei rischi legati agli ordigni inesplosi, la fornitura di mezzi speciali per chi ha perso tutto (come unità mobili dotate di docce, lavatrici e asciugatrici), e la donazione di veicoli di soccorso 6×6 che ogni giorno salvano vite nelle zone più colpite. Emblematica è la donazione di un generatore da mezzo megawatt alla città di Bučač, grazie al quale è stato possibile garantire interventi chirurgici anche in caso di blackout.
La serata dell’11 luglio sarà dunque molto più di un incontro informativo: sarà un momento per riflettere, ascoltare testimonianze dirette, fare domande, e – perché no – capire come cia