Una città che si prepara alla stagione turistica tra ponti festivi, eventi e manifestazioni, ma che si ritrova ancora una volta a fare i conti con una carenza cronica di posti auto. Il caso del parcheggio al Ponte di Arco è tornato sotto i riflettori dopo la notizia – anticipata da La Busa – della sua parziale apertura entro Pasqua. Un’apertura “a metà”, come confermato dall’assessore alla mobilità Gabriele Andreasi, che non ha lasciato indifferenti né residenti, né commercianti del centro storico.
I lavori però non si sono conclusi in tempo ed il parcheggio non è stato aperto prima di Pasqua (leggi l’articolo)
A farsi portavoce del malcontento è stato il Presidente di Confcommercio Alto Garda e Ledro, Claudio Miorelli, prontamente interpellato dalle attività economiche del centro. “I commercianti di Arco non sono felici di aver letto questa notizia – ha dichiarato Miorelli – ma anche la nostra Associazione non è contenta. L’avevamo inserito nel nostro programma: siamo disponibili a ragionare, a discutere con le amministrazioni locali per raggiungere un traguardo importante e avviare una collaborazione su grandi progetti”.
La cronaca di un disagio annunciato
I lavori di riqualificazione dell’area ex Carmellini erano stati avviati pochi giorni prima del Mercatino di Natale 2024, con l’obiettivo – condiviso da Confcommercio e Amministrazione – di evitare disagi durante la stagione primaverile ed estiva. “Era necessario aprire quel polmone di parcheggi prima di Pasqua – ha spiegato ancora Miorelli – perché ci aspettano ponti come il 25 aprile e il Primo Maggio, con tante manifestazioni in calendario”.
E invece, a causa anche di alcuni giorni di maltempo (ma non fuori dalla media del periodo), i lavori hanno subito ritardi nonostante l’intensificazione dell’impegno da parte della ditta esecutrice, che – fa sapere Miorelli – “ha aumentato gli addetti e lavora anche di sabato”. Il risultato, però, è che per Pasqua saranno disponibili soltanto la metà degli stalli.
Il nodo dei parcheggi “inattivi”
Di fronte a questa situazione, Confcommercio ha avanzato una proposta concreta: aprire provvisoriamente la trentina di parcheggi all’interno di Villa Elena, attualmente chiusi. “Lo sappiamo che sono dall’altra parte della città – ha detto Miorelli – ma almeno possono dare un po’ di respiro alla domanda. Ho chiesto che vengano resi disponibili al più presto, senza aspettare Arcobonsai”.
Un problema strutturale mai risolto
Al di là dell’emergenza contingente, a riemergere con forza è anche il tema, purtroppo non preso in considerazione, del parcheggio multipiano al Ponte. Un progetto più volte evocato come soluzione stabile per l’accesso est alla città e per alleggerire la pressione sul centro, ma che non è mai stato realizzato.
Rimane così il paradosso: un’area strategica, vicina al cuore storico, dove si interviene solo con soluzioni tampone, mentre il traffico e la domanda di sosta continuano ad aumentare.
“Per le attività economiche – ha ricordato Miorelli – i parcheggi sono il pane quotidiano. Sono vitali per la sopravvivenza dei negozi del centro. La necessità è chiara, speriamo riescano a soddisfare le nostre richieste”.
Le prossime settimane saranno decisive. Non solo per capire se l’apertura parziale basterà a reggere l’urto turistico, ma anche per riaccendere un dibattito che in città si trascina da troppo tempo: serve un piano serio e strutturato per la mobilità e la sosta ad Arco, altrimenti ogni stagione porterà con sé le stesse difficoltà.