È stato inaugurato ufficialmente domenica 5 ottobre il nuovo Centro tecnico della FASI, la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, all’interno del Climbing Stadium di Arco. Una giornata di festa per il mondo dell’arrampicata, ma anche un momento simbolico per la città, che consolida il proprio ruolo di capitale internazionale di questo sport.
Un impianto rinnovato e proiettato verso il futuro
Completamente rinnovato e ampliato, il centro dispone ora di due nuove aree coperte dedicate alle discipline del boulder, della lead e della speed. Strutture moderne, pensate per rispondere alle esigenze dell’alto livello agonistico e per accogliere gli atleti che si preparano alle grandi sfide internazionali, dai campionati mondiali fino alle Olimpiadi.
Durante la cerimonia, il presidente della FASI Davide Battistella ha presentato il nuovo centro, sottolineando l’importanza di poter contare su spazi all’avanguardia proprio nel luogo dove l’arrampicata sportiva italiana ha mosso i suoi primi passi. “Abbiamo voluto che la sede principale dell’attività agonistica dei nostri azzurri – ha detto Battistella – sorgesse qui, ad Arco, dove tutto è iniziato. È un ritorno alle origini, ma con lo sguardo rivolto al futuro”.
Un progetto nato grazie al PNRR
A raccontare la genesi del progetto è stato il vicepresidente della FASI Ernesto Scarperi, che ha spiegato come l’opera sia stata realizzata grazie ai fondi del PNRR, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e alle esigenze tecniche delle diverse discipline. “Abbiamo voluto creare un centro che non fosse solo funzionale, ma anche rispettoso dell’ambiente e integrato nel paesaggio unico di Arco”, ha precisato.
L’orgoglio del territorio
Tra i presenti, anche l’ex sindaco Alessandro Betta, che ha ricordato con soddisfazione di aver visto nascere il progetto durante il suo mandato: “Arco è da sempre legata all’arrampicata, e vedere questo risultato compiuto è motivo di grande orgoglio”.
A rappresentare l’amministrazione comunale, il vicesindaco Marco Piantoni, che ha espresso la gratitudine e la fierezza della comunità arcense per un’infrastruttura di tale livello:
“Arco è ormai riconosciuta nel mondo come una delle capitali dell’arrampicata sportiva. Le nostre pareti, il paesaggio e la passione della gente sono diventati un punto di riferimento per atleti, turisti e giovani promesse. Il Climbing Stadium – ha aggiunto Piantoni – è l’unico centro federale in Italia dove si allenano i migliori atleti, compresi quelli con disabilità, in un ambiente inclusivo e accessibile. Qui si costruiscono i sogni olimpici del futuro e si coltivano valori di amicizia, crescita e appartenenza”.
Una giornata di sport e partecipazione
La cerimonia si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro, seguito dagli applausi del pubblico accorso numeroso per assistere anche alla finale del Campionato Italiano Assoluto lead e speed 2025, che ha animato l’intero weekend arcense.
Con questa inaugurazione, Arco non solo rinnova il suo legame storico con l’arrampicata, ma si prepara a diventare un punto di riferimento stabile per la preparazione olimpica e per la promozione dello sport tra le nuove generazioni. (n.f.)