
Un’aula gremita, volti giovani e un ricordo che continua a generare futuro. Al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento si è svolta la cerimonia di consegna dei Premi di Laurea in memoria di Tomaso Michelotti, in concomitanza con la celebrazione delle lauree magistrali.
I riconoscimenti, istituiti da familiari e amici insieme all’Associazione “27 Giugno”, nascono per mantenere vivi i valori che hanno segnato la vita di Tomaso Michelotti di Drena: solidarietà, impegno sociale, curiosità verso il mondo e attenzione alle persone. Un modo concreto per trasformare il ricordo in opportunità per le nuove generazioni. Il progetto prevede, nell’arco di cinque anni, l’assegnazione di dieci borse di studio da 500 euro ciascuna a laureati e laureate del Dipartimento di Economia e Management. I premi sono destinati a studenti che, oltre al merito accademico, incarnano quei valori umani e sociali che Tomaso ha testimoniato fino all’ultimo.
Alla cerimonia ha preso parte anche l’assessora comunale di Drena alle Politiche sociali Giulia Casonato, che ha sottolineando il valore di iniziative capaci di rafforzare il legame tra università, giovani e comunità locale.
Momento centrale della giornata è stato l’intervento motivazionale di Roberto Raffaelli, Amministratore Delegato di “Dana Italia” e General Manager della divisione europea, che ha invitato studenti e studentesse a costruire il proprio percorso professionale partendo dai valori, affrontando il cambiamento con coraggio e curiosità.
La cerimonia si è svolta in un clima di forte partecipazione, coinvolgendo la comunità accademica, le famiglie dei laureati, i docenti e numerosi ospiti. Un’occasione non solo per celebrare i traguardi raggiunti, ma anche per guardare avanti, ispirati dall’esempio di Tomaso.
Nato nel 1987 e cresciuto a Drena, Tomaso Michelotti si era laureato in Economia e Commercio all’Università di Trento. Appassionato di fotografia, viaggi e volontariato, aveva vissuto in diversi Paesi, partecipando a progetti di cooperazione e associazioni benefiche. Colpito da una grave malattia in giovane età, non aveva mai rinunciato alla voglia di vivere, reinventando passioni e scegliendo, ogni giorno, la leggerezza e l’attenzione agli altri. È scomparso il 13 febbraio 2020, a 32 anni.
Oggi il suo nome continua a camminare accanto ai giovani talenti trentini, ricordando che lo studio, quando incontra i valori, può diventare uno strumento di cambiamento reale.


