Per Confcommercio la Ciclovia del Garda s’ha da fare, mentre per le Associazioni ambientaliste no. Parliamo dell’opera che collegherà Limone sul Garda, sulla sponda bresciana, con Riva. Se, dunque, da una parte esercenti e albergatori plaudono al progetto di completamento, almeno del versante ovest trentino, il Coordinamento Legambiente, aggiuntosi al Coordinamento interregionale per l’ambiente (raccoglie le associazioni delle tre regioni interessate, Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto) ha intenzione di presentare un secondo Esposto ai fini di bloccare tutti i passaggi “a sbalzo” (per intenderci come i poco meno di due chilometri realizzati dal Comune di Limone nel 2018) previsti per il versante in terra trentina. In pratica meglio utilizzare il lago al posto della terra, o ancorandosi ad essa. Perché così facendo si spediscono le due ruote verso una galleria, e questo non è operar verso la sicurezza di chi pedala. Quindi, forte del sostegno dei suoi aderenti, il Coordinamento andrà avanti con ogni mezzo possibile ai fini di contrastare la Ciclovia così come presentata, con esposti anche alla Corte dei Conti sui costi dell’opera.