Un piccolo focolaio si è sviluppato nella primissima mattinata di oggi all’interno dell’area già interessata dall’incendio alle pendici del monte Baldo. Il rogo, alimentato dal vento, ha interessato una zona rocciosa in località Mala inaccessibile via terra. Le fiamme sono state domate dal Nucleo elicotteri del Corpo permanente di Trento. I Vigili del fuoco volontari dell’Unità distrettuale Alto Garda e Ledro con il Corpo forestale del Trentino sono in campo sin dalla giornata di domenica 10 e continuano a monitorare la situazione. Va detto che piccoli roghi sono stati domati anche nella giornata di ieri ed è probabile che nuovi interventi di contenimento si renderanno necessari, questo fino a quando l’area non sarà interessata dalle piogge, che consentiranno lo spegnimento definitivo dell’incendio.
“L’elicottero è rimasto operativo dalle sette di questa mattina – ci ha detto il comandante dei Vigili del Fuoco di Riva del Garda Graziano Boroni – con stazione di carico nel piazzale del cimitero di Nago. Ora le fiamme sono state domate, ma è chiaro che teniamo la situazione sotto controllo con i nostri uomini e quelli del Distretto della Vallagarina”.
La siccità, il caldo intenso, l’Òra del Garda e l’assenza di precipitazioni non giocano certo a favore dello spegnimento dell’incendio che ha interessato una zona boschiva di circa 45 ettari. Sulle cause sono in corsi gli accertamenti da parte dell’Autorità preposta, ma sembra sia partito da una baracca in località “Crone” adibita a riparo attrezzi agricoli.
Da molti giorni sono operativi i volontari dei Distretti, Alto Garda e Ledro e Vallagarina, coadiuvati dall’ispettore Marco Menegatti e dal comandante dei VVF rivani Graziano Boroni. Una mano importante l’ha data il Canadair, l’aereo antincendio del Servizio di Stato intervenuto per alcune ore martedì 12. Tuttavia con caldo e siccità le braci non sono del tutto spente ed è sempre possibile la ripresa di focolai nel sottobosco.