Operazione fulminea della Polizia di Stato che nel pomeriggio di giovedì 13 novembre ha arrestato una donna di 36 anni responsabile di un tentativo di truffa ai danni di un anziano residente a Riva del Garda.
Il raggiro segue lo schema ormai tristemente noto dei finti appartenenti alle Forze dell’ordine: l’uomo è stato raggiunto da una telefonata in cui alcuni sedicenti Carabinieri lo hanno convinto che il suo nome fosse stato tirato in ballo da presunti malviventi accusandolo, falsamente, di nascondere della refurtiva. Per “accertamenti”, la vittima è stata persuasa a consegnare i propri gioielli a una donna inviata a domicilio per una finta perizia.

A evitare il peggio è stato l’arrivo provvidenziale di una cugina dell’anziano che ha immediatamente intuito il pericolo e ha convinto il parente a farsi restituire i preziosi. Colta di sorpresa e ormai scoperta, la truffatrice è fuggita a bordo di un’auto a noleggio.
La fuga però è durata poco: la Squadra Volante del Commissariato di Riva del Garda, già allertata, ha intercettato l’autovettura dopo pochi minuti, bloccando la donna e procedendo al suo arresto.
Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la 36enne è stata trasferita presso la casa circondariale di Spini di Gardolo.
Grazie alla tempestività delle segnalazioni e al rapido intervento degli agenti, l’anziano ha potuto riavere i suoi beni e la truffa è stata sventata prima che potesse trasformarsi in un danno ben più grave.