È ripartito a mezzogiorno di oggi, venerdì 15 luglio, l’ascensore del Bastione, rimasto chiuso alcuni giorni per ulteriori verifiche alle funi traenti dell’impianto più travagliato che Riva del Garda abbia mai avuto. Un lungo lavoro dei tecnici che hanno dovuto sostituire un trefolo in modo da permettere la riattivazione del servizio, molto apprezzato, che dalla centrale idroelettrica rivana porta fino al Bastione veneziano.
“Speriamo funzioni – ci ha detto brevemente il presidente della Lido Delio Picciani – fermo restando tutto ciò che abbiamo espresso nel nostro precedente comunicato (qui)”.
Dell’impianto inaugurato due anni fa e delle traversie legate ai diversi guasti tecnici ormai ne sono a conoscenza tutti tutti, ora l’augurio è che possa funzionare almeno per il resto della stagione in attesa di uno stop e verifiche approfondite del perché abbia così tanti problemi. Peccato che un’attrazione come questa debba essere sempre e continuamente soggetta guasti di natura tecnica mentre, se è chiaro che la sicurezza vada posta davanti a tutto, è altrettanto chiaro che c’è qualcosa che non funziona come dovrebbe. Realizzato con una cabina in cristallo stratificato trasparente dalla Maspero di Appiano Gentile, trasporta fino a 21 persone con una velocità di 2 metri al secondo, sul binario che ha una pendenza variabile tra i 27 e i 43 gradi. Lo sviluppo della corsa è di 208 metri e, per superare il dislivello di 130 metri tra la stazione di partenza e di arrivo, impiega due minuti e mezzo. I fermi dell’ascensore mettono in crisi anche il ristorante a monte il quale, senza l’arrivo dei clienti, perde ogni giorno fatturato. Ora tutto è nelle mani di un consulente tecnico nominato dal Tribunale di Rovereto che dovrà valutare la situazione e dare una risposta in merito.