Entrato a regime nel gennaio 2025, il Servizio di Pronto Intervento Sociale (PrInS) è uno strumento finanziato dalla Provincia autonoma di Trento che offre un supporto specialistico in situazioni di emergenza sociale.
Due infatti sono le sue funzioni principali: assicurare un intervento immediato in situazioni di emergenza sociale per persone o nuclei in difficoltà nel fronteggiare bisogni urgenti e indifferibili, rappresentare anche un osservatorio sociale grazie alla raccolta e all’analisi dei dati per individuare le vulnerabilità del territorio e orientare la programmazione di interventi mirati.
Il PrInS è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, su richiesta delle Forze dell’Ordine o dei Servizi Sociali territoriali. Le modalità di intervento variano in base alla zona di intervento, ovvero entro o oltre 25 km da Trento, e all’orario della segnalazione, ovvero feriale diurno, serale, notturno o festivo. L’équipe interviene con valutazione della situazione in emergenza, consulenza e orientamento ai servizi territoriali, attivazione di misure di sicurezza se necessario, coordinamento con le filiere dedicate come nel caso della violenza di genere e collegamento con i servizi locali per garantire la continuità della presa in carico.
Durante la fase sperimentale, il servizio ha ricevuto 453 chiamate, con una media di 0,8 segnalazioni al giorno, mentre i segnalanti sono per il 66% le forze dell’ordine e per il 30% i servizi sociali. In totale sono state coinvolte 818 persone, di cui la maggior parte minori. Le emergenze hanno riguardato principalmente minori soli (37%) e nuclei familiari con bambini in situazione di emarginazione (23%), oltre a interventi a favore di vittime di violenza o abuso (17%). Maschi e femmine sono ugualmente rappresentati anche se in generale l’età media dei maschi è più bassa (16 anni) rispetto alle femmine (24 anni). Il 73% delle segnalazioni proviene da Trento, il 18% da Riva del Garda, il 10% da Rovereto. Nel 77% dei casi è stato necessario attivare misure di protezione in strutture sicure, dimostrando l’importanza del servizio nel rispondere a situazioni di grave vulnerabilità. La messa in sicurezza è stata realizzata nel quasi il 70% delle segnalazioni in strutture socio assistenziali già convenzionate con la Provincia di Trento.
Il tempo medio di raggiungimento della persona in difficoltà è stato meno di un’ora, per il 50% dei casi mezz’ora, mentre il tempo medio di intervento per la messa in sicurezza delle persone vulnerabili è stato di circa 2 ore. La presa in carico della situazione in emergenza mediamente dura tre giorni e mezzo, nel 75% delle situazioni si conclude entro il 5° giorno. Al termine della presa in carico in emergenza la situazione è orientata verso i servizi ordinari presenti sul territorio. Questi dati confermano l’impatto concreto del servizio nel rispondere a situazioni di grave vulnerabilità e l’importanza della sua integrazione nella rete dei servizi sociali provinciali.