A fronte dei numerosi casi di disagio dei giovani, sfociati troppe volte in atti di rinuncia alla vita, il Centro di formazione professionale Enaip alberghiero di Riva del Garda in collaborazione con Gardascuola e liceo Maffei di Riva del Garda e Enaip e Upt di Arco propone un percorso in due tappe rivolto a tutta la comunità:
lunedì 10 marzo la conferenza «Rinunciare alla vita in adolescenza. Quando fallisce la speranza»;
venerdì 21 marzo lo spettacolo teatrale «Bunker. Un viaggio nell’animo fragile».
Le proposte sono entrambe a ingresso libero (fino all’esaurimento dei posti).
Un tema difficile e drammatico (il suicidio è tra le prime quattro cause di morte nella fascia d’età tra i 15 e i 29 anni) che è importante affrontare a partire dalle e con le scuole. Il fenomeno, che colpisce soprattutto il genere maschile (il rapporto è di 4 a 1), conta in Trentino più di 40 casi all’anno, ma va considerato che per ogni persona suicida si stima che ne vengano colpite in maniera diretta e profonda almeno altre nove. Nel post covid le richieste di aiuto al Centro di salute mentale sono aumentate del 350%, in particolare tra gli under 25. Un fenomeno multifattoriale, esito non di una malattia mentale (se non in casi sporadici) ma di cause molteplici e in linea generale di una grave situazione di disagio e di dolore.
La conferenza del 10 marzo, all’auditorium Scipio Sighele con inizio alle 20.30, sarà tenuta dal dott. Antonio Piotti, psicoterapeuta e docente alla scuola di alta formazione in psicoterapia Il Minotauro a Milano, con l’intervento del dott. Mattia Donio, dirigente medico all’unità operativa di psichiatria dell’Apss a Rovereto, e della dott.ssa Martina Segatta, psicologa e psicoterapeuta, in rappresentanza dell’associazione Auto mutuo aiuto (Ama) e del progetto «Invito alla vita».
Lo spettacolo del 21 marzo, all’auditorium della chiesa di San Giuseppe al rione Degasperi con inizio alle 10.30 per le scuole e alle 20 per il pubblico, è frutto di un laboratorio teatrale che ha dato voce al malessere dei ragazzi secondo quella che viene chiamata «educazione peer to peer». È già stato messo in scena 14 volte in diversi istituti scolastici del Trentino e dell’Alto Adige, sul palco giovani studenti che hanno partecipato a tutte le fasi di creazione dello spettacolo, fin dalla ricerca iniziale sul tema. Il lavoro è sempre stato pensato da parte loro anche come un modo di sensibilizzare i coetanei sul rischio di trascurare il proprio dolore e come un invito a reagire e a chiedere aiuto. Regia e drammaturgia Michele Comite, coreografie Hillary Anghileri, produzione Collettivo Clochart, durata 55 minuti.
La conferenza è finanziata dall’Associazione artigiani, lo spettacolo dalla Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto. Inoltre le due proposte sono sostenute dal Comune di Riva del Garda, dalla Comunità di valle Alto Garda e Ledro, dal Lions Club Arco-Riva, dal Lions Club Rovereto, dal Cfp Enaip alberghiero di Riva del Garda e da Grafica 5.