Ogni mattina, puntuale come l’alba che tinge di rosa le cime del Monte Baldo, Luigi in sella alla sua inseparabile bicicletta gialla inizia il giro tra le strade del centro di Riva del Garda.
Ha 24 anni, arriva da Napoli e in poco tempo è diventato un volto familiare per tutta la città grazie al suo sorriso contagioso e molto più di un semplice postino: è una presenza quotidiana, amichevole e riconoscibile, tra i vicoli affollati di turisti e le piazze frequentate dagli abitanti del posto.
“Mi piace questo lavoro – racconta Luigi – perché ogni giorno è diverso: tra abitanti che ormai mi salutano per nome e turisti curiosi che mi fermano per chiedere indicazioni o dove imbucare una cartolina, sento di far parte di questa comunità e non mi sento mai solo”.

Luigi attraversa il lungolago, entra nei vicoli del centro, passa davanti ai bar e ai negozi dove lo aspettano con un sorriso. “Il pacco è arrivato?”, gli chiede un negoziante. “Hai la posta per me?”, gli fa eco la signora che gestisce una pensione.
Il ruolo del postino, oggi più che mai, va oltre la semplice consegna della posta. In un’epoca in cui tutto corre veloce e molti rapporti si spostano online, Luigi rappresenta un punto di contatto umano, quotidiano, autentico. A Riva del Garda non è raro vederlo fermarsi a scambiare due parole con un anziano affacciato al balcone o aiutare un turista spaesato a trovare l’ufficio postale o una buca delle lettere: “Un giorno una coppia di turisti tedeschi mi ha fermato mentre passavo in bici sul lungolago. Non parlavano italiano, ma con qualche gesto e un sorriso mi hanno chiesto dove imbucare una cartolina per i nipoti. Li ho accompagnati alla cassetta più vicina, ma ho anche spiegato loro — un po’ in inglese e con qualche parola di tedesco — la differenza tra posta ordinaria e prioritaria, non sono sicuro che abbiano capito ma alla fine ci siamo messi a ridere tutti e mi hanno chiesto di fare una foto ricordo con loro”.
Con il suo accento partenopeo e un sorriso che non manca mai, Luigi pedala tra vicoli e piazze portando lettere, pacchi e – soprattutto – buonumore: “A chi porta il sorriso, il mondo apre le porte – conclude – e infine i panorami qui mi ricordano la mia terra: il blu dell’acqua, il verde delle montagne, la luce del sole. Quando pedalo lungo il lago, mi sembra di essere ancora in Costiera”.
Anche grazie a lui, un giovane solare e dinamico che ha saputo mettere radici lontano da dove è nato, Riva del Garda mostra ogni giorno il suo volto più autentico e caloroso.