Riva del Garda celebra venerdì 25 aprile l’80° anniversario della Liberazione con una cerimonia organizzata assieme alla sezione Alto Garda e Ledro dell’Anpi.
Il 25 aprile è un giorno dal particolare significato, quale simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943 contro il governo fascista e l’occupazione nazista. Il 22 aprile 1946 il principe Umberto II su proposta del presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi emanò un decreto legislativo che istituiva il 25 aprile di quell’anno la festa della Liberazione. La ricorrenza fu celebrata anche negli anni successivi, finché il 27 maggio 1949 con la legge n. 260, «Disposizioni in materia di ricorrenze festive» (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 31 maggio), divenne festa nazionale. L’evento più importante della festa è il solenne omaggio, da parte del presidente della Repubblica Italiana e delle massime cariche dello Stato, al sacello del Milite ignoto, con la deposizione di una corona di alloro in ricordo dei Caduti e dei dispersi italiani nelle guerre.
La cerimonia di Riva del Garda, che si svolge a partire dalle ore 10.30 sotto i portici del municipio, consiste nella deposizione di una corona di alloro alla lapide ai Caduti per la Liberazione e negli interventi del sindaco e del presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, sezione Alto Garda e Ledro, presenti come di consueto le rappresentanze della Giunta municipale, del Consiglio comunale, dell’Anpi, dell’Associazione nazionale alpini, della polizia locale e delle forze dell’ordine.
Assente invece la Fanfara alpina, rinuncia decisa per accogliere l’invito della Presidenza del Consiglio dei ministri a celebrare, durante i cinque giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, le manifestazioni pubbliche «in modo sobrio e consono alla circostanza».