La popolazione residente in Trentino, definita sulla base del Censimento al 31 dicembre 2023, ammonta a 545.169 residenti, in aumento rispetto al 2022 (2.173 individui; più 0,4%).
Prosegue il trend decrescente del tasso di natalità, dal 7,4 per mille del 2022 al 7,0 del 2023, pur mantenendosi decisamente più elevato della media nazionale (6,4 per mille abitanti).
Tra i comuni, il maggior decremento si riscontra a Fai della Paganella (da 9,8 a 1,1 per mille nel 2023). I valori minimi del tasso si registrano nei comuni di Bocenago, Cavizzana, Cis, Massimeno e Palù del Fersina (0,0 per mille), mentre il valore massimo a Vignola-Falesina (20,7 per mille).
Rispetto all’anno precedente il numero dei morti diminuisce di 275 unità.
Il decremento è del 5,1% sul 2022, inferiore al valore nazionale (meno 6,1%), e riguarda soprattutto la componente più anziana della popolazione, all’interno della quale si concentra la maggior parte dei decessi. Si tratta di un collettivo che, soprattutto nella sua componente più fragile, è stato particolarmente colpito dall’eccesso di mortalità negli anni della pandemia 2020-2022. Conseguentemente, il tasso di mortalità in Trentino scende dal 10,0 per mille nel 2022 al 9,5 per mille nel 2023, risultando inferiore al tasso nazionale (11,4 per mille).
A fronte di una popolazione nazionale sostanzialmente stabile rispetto al 2022, i dati Istat evidenziano una lieve crescita della popolazione di 2.173 unità in Trentino (più 0,4%), che è il risultato di andamenti demografici differenziati sul territorio. In valore assoluto, le due comunità di valle con il maggior incremento sono la Vallagarina (più 360 residenti) e l’Alta Valsugana e Bersntol (più 354); in termini relativi registrano il più alto incremento la Paganella e la Comun General de Fascia (più 1,6% e più 1,5%); in controtendenza Primiero, l’unica comunità a registrare un decremento della popolazione (meno 44 residenti; meno 0,5%).
(ANSA)