Governare e gestire nel modo corretto, al riparo dai possibili rischi, il grande potenziale di crescita dell’intelligenza artificiale, un fattore di sviluppo sociale ed economico e in particolare di innovazione anche per la macchina amministrativa provinciale sia per le attività interne che, soprattutto, per il miglioramento dei servizi pubblici e della relazione con l’utenza. Questo l’obiettivo del provvedimento approvato dalla Giunta provinciale che ha dato via libera a due documenti operativi in materia.
Le Linee guida sanciscono le regole per l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale negli ambienti di lavoro della Provincia, tra cui quella generativa, e l’adozione della tecnologia per supportare l’attività amministrativa e non solo. Il Piano di azione definisce gli interventi prioritari che prevedono l’implementazione progressiva degli strumenti di IA, con i prossimi passi che riguardano ad esempio il lancio di chatbot e assistenti virtuali sia per i cittadini che a uso interno e l’automazione sperimentale di alcuni processi dell’amministrazione.
Si definiscono così alcuni punti chiari rispetto all’utilizzo dei nuovi strumenti da parte della Provincia, in un quadro normativo che resta comunque in continua evoluzione, a livello internazionale e nazionale, e che per ora ha tra i riferimenti principali il Regolamento Ue 2024/1689 (AI Act).
Le Linee guida
Le Linee guida per l’utilizzo di Intelligenza Artificiale negli ambienti di lavoro della Provincia Autonoma di Trento danno indicazioni precise circa gli strumenti di IA consentiti nell’ambiente di lavoro dell’amministrazione, con una valutazione di compliance rispetto al quadro normativo effettuata a monte quindi (e non lasciata alla scelta e responsabilità esclusiva del dipendente). Chiariscono inoltre le procedure per assicurare la sicurezza dei dati e delle informazioni utilizzabili, nonché l’uso etico, responsabile e trasparente dei sistemi di IA. Si analizzano i vantaggi e i rischi derivanti dall’uso dell’IA e si forniscono esempi concreti di utilizzo dei sistemi al momento autorizzati, con esclusione degli altri. In particolare, le linee guida autorizzano l’uso di Gemini quale primo strumento di IA generativa, individuato per convenienza e integrazione nativa con il sistema di posta elettronica, a seguito di analisi comparativa con altri strumenti esistenti.
Il Piano di azione IA
Il Piano di azione IA, che riguarda gli interventi prioritari a supporto dell’attività amministrativa e per il miglioramento dei servizi che prevedono l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale, parte nelle premesse dalla comparazione degli strumenti di IA generativa. Si individuano poi, all’esito di una puntuale mappatura, alcuni ambiti sperimentali di applicazione dei sistemi di intelligenza artificiale, così delineati:
chatbot e assistenti virtuali, a supporto del personale interno (ambiti prioritari: organizzazione e personale, urbanistica, appalti e contratti, incentivi alle imprese) e dei cittadini e imprese (ambiti prioritari: sito istituzionale e catalogo servizi, istruzione, concorsi, incentivi);
protocollazione e gestione documentale: supporto alla classificazione e smistamento dei documenti, con integrazione nel sistema Pitre, nonché ottimizzazione delle funzionalità di ricerca;
applicazione di strumenti di IA a processi di natura vincolata finalizzati all’erogazione di contributi (ambiti prioritari: agricoltura, imprese), a partire dal progetto in corso a cura del Dipartimento Organizzazione, personale e innovazione relativo alla mappatura integrata dei processi.
Tutto questo affiancato da un programma di formazione obbligatoria e continua per tutto il personale, elemento imprescindibile per una introduzione corretta degli strumenti di IA, e da un cronoprogramma stringente per l’implementazione delle azioni.