Articolo pubblicato il: 20/12/2025 alle 09:00
La Busa - Informazione, il presidente Fugatti: “Il pluralismo è patrimonio del Trentino”
Posted By Redazione
Categoria: Amministrativa, Notizie

 

“Il ruolo dei media è fondamentale per garantire informazione di qualità e per accompagnare la crescita civile del territorio”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, in occasione del tradizionale scambio di auguri con i giornalisti, svoltosi in Sala Depero. Un momento di incontro e di dialogo, dedicato agli auguri e al confronto tra istituzioni e informazione, che ha riunito i rappresentanti della Provincia e della stampa locale. A dare il benvenuto ai numerosi giornalisti sono stati, oltre al presidente Fugatti, il responsabile dell’Ufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti e il direttore generale Raffaele De Col. Presenti anche Rocco Cerone, segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e Gianfranco Benincasa in rappresentanza dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Nel ringraziare i rappresentanti dei media e degli uffici stampa “per il lavoro svolto quotidianamente nella nostra comunità autonoma”, il presidente Fugatti ha ricordato come “a livello nazionale rimangono forti le preoccupazioni legate al pluralismo e alla libertà dell’informazione, valori di cui siamo tutti custodi. In Trentino il pluralismo è un elemento concreto e distintivo, anche grazie alla presenza di numerose realtà editoriali, che rappresentano un patrimonio importante”. Nel suo intervento Fugatti ha richiamato l’attenzione sul 2026, anno che vedrà il Trentino protagonista con le Olimpiadi. “Si tratta di uno sforzo importante a livello locale, anche alla luce degli investimenti che rimangono sul territorio e che guardano al futuro” ha concluso il presidente.

 

Il responsabile dell’Ufficio stampa Pedrotti ha lanciato un appello all’impegno professionale e di coscienza: “Se svolgiamo questo lavoro è perché lo abbiamo scelto: facciamolo con onestà, correttezza e attenzione”. Pedrotti ha quindi voluto ricordare i colleghi giornalisti recentemente scomparsi: Alessio Coser, Luca Marsilli, Orfeo Donatini e Roberto Conci.
Parole di stima sono arrivate anche dal direttore generale De Col, che ha ringraziato i giornalisti per il “lavoro quotidiano nel rispetto della verità”. Benincasa ha ricordato l’impegno dell’Ordine dei Giornalisti sul fronte della riforma strutturale, legata alla legge 69 del 1963, evidenziando la necessità di tenere alta l’attenzione sui giornalisti minacciati, il cui numero appare in crescita di circa l’80% nell’ultimo anno”. Infine Cerone (Sindacato), ha sottolineato come l’Ai stia “rivoluzionando la professione”: “È uno strumento utile, ma non potrà mai sostituire il giornalista, che mette al centro della propria attività la deontologia”

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