In via Donatori di Sangue, accanto alla scuola primaria “G. Segantini” di Arco, ha ripreso vigore il cantiere per realizzare il nuovo Asilo nido. Al posto dell’edificio dalle grandi vetrate multicolore, sarà costruita una nuova struttura, più moderna e sostenibile, che potrà ospitare fino a sessanta bambini, andando così a colmare la richiesta di posti negli asili nido. I lavori di riqualificazione dell’opera sono stati avviati lo scorso aprile dall’impresa “Costruzioni Calzà srl” di Arco, che aveva vinto il bando pubblico da due milioni di euro, finanziato in gran parte dalla Provincia. L’opera, stando alle parole del vicesindaco Roberto Zampiccoli, dovrebbe essere conclusa entro gennaio 2025. La ditta arcense sta rispettando le tempistiche del cantiere e in questo periodo sta lavorando al consolidamento strutturale esistente, con armature in cemento armato.
Il progetto di ristrutturazione era stato approvato dal consiglio comunale di Arco ancora nel settembre 2022, dopo il via libera della giunta Betta. In quella delibera si parlava di “riorganizzazione dell’assetto distributivo interno per adeguare alle esigenze attuali la sua fruibilità, mantenendo saldi e inalterati i principi regolatori che hanno ispirato quello originario e la rimodellazione dei prospetti nella parte più a nord, attraverso la demolizione di alcuni volumi per liberare l’ingresso, la creazione di un nuovo patio di accesso con riproposizione di una fontana e l’aggiunta di nuove aperture e di nuove entrate».
Il progetto del nuovo Asilo – predisposto dal Raggruppamento temporaneo di professionisti composto dall’architetto Daniela Salvetti di Avio, dalla società New Engineering srl, e dall’architetto Giorgia Soini – “si articola principalmente in due ali ben distinte, a nord si inseriscono i vari accessi e le zone prettamente legate al personale addetto mentre a sud l’ala educativa, con le aule e i relativi servizi – si legge ancora della delibera di giunta – I due ampi spazi di accoglienza, posti in corrispondenza degli accessi principali, convergono in posizione centrale in corrispondenza del restringimento dell’edificio tra parco a sud e cortile a nord, dove un grande corridoio costeggiato da una parete vetrata (ufficio della coordinatrice) e da alte e strette aperture/sedute permette la connessione dei vari ambiti».